Napoli, Ferlaino: Che soddisfazione la rabbia dei milanisti

Intervistato da Ilnapolista.it, l'ex presidente del Napoli, Corrado Ferlaino gongola nello scoprire come lo scudetto vinto dagli Azzurri nel 1990 sia ancora una ferita aperta per i due milanisti Arrigo Sacchi e Marco Van Basten.

Il primo aprile, l'ex ct della Nazionale di Usa '94, infatti, nel giorno del suo compleanno aveva palesato non poche perplessità su quel campionato arrivando addirittura ad autocensurarsi per, a suo dire: "non rischiare di andare in galera". Qualche giorno prima era toccato al Cigno di Utrecht accusare il Napoli per quello scudetto, a suo dire: "vinto negli uffici".

La soddisfazione di Ferlaino 

Parole e accuse che, il portale di fede azzurra ha riportato a Corrado Ferlaino, che di quel Napoli era presidente e che, dopo queste rivelazioni, dimostra, ancora oggi, di godere per quell'impresa:

Se loro dicono che quello scudetto è stato poco chiaro, sapete che cosa rispondo? Che personalmente ritendo poco chiaro il loro di due anni prima. Nel 1988 avevo giurato che, come loro avevano fatto con noi, ci saremmo presi le rivincita strappandone uno a loro, e così fu. Sapere che questa storia gli brucia ancora, mi dà grande soddisfazione. Perché significa che sono riuscito nel mio intento e, cioè, riprenderci quello che era nostro. Che poi, che colpa ne ha il Napoli se il regolamento di allora contemplava il 2-0 a tavolino?

Il ricordo di Ferlaino a Maradona

Toltosi questa bella soddisfazione, Ferlaino coglie l'occasione per ricordare Maradona:

Diego è sempre nei miei pensieri. Ricordo che mentra trattavamo con il Barcellona, gli altri imprenditori che mi vedevano parlare con il sindaco Scotti pensavano che stessimo parlando di un appalto importante. In realtà, stavo parlando con lui solo per chiedergli di intercedere con il Banco di Napoli per il prestito che sarebbe servito a portare Maradona da noi.

Il più grande affare di Ferlaino

Ferlaino torna poi sul grande colpo di mercato del suo Napoli:

L'acquisto può importante dopo Diego? Careca. Ai tempi ero in Brasile e in Italia non lo conosceva nessuno, mi si avvicina un miliardario e mi parla di questo Careca. Li per li non gli diedi peso, poi però, in camera accesi la tv e restai folgorato da questo giocatore impressionante. Ci volle un attimo e mi attivai per portarlo a Napoli. La cosa bella è che scoprimmo che era anche libero, per cui lo presi per pochi soldi.