Cristian Chivu sarà il nuovo allenatore dell’Inter. Nella giornata di venerdì 6 giugno, l’allenatore rumeno è sbarcato a Milano per apporre la propria firma sui documenti che dovrebbero legarlo al club per le prossime due stagioni. Si attende solo l’ufficialità. Una scelta che sui social ha scatenato i tifosi nerazzurri e attirato i commenti di giornalisti ed esperti. Tra questi, Maurizio Pistocchi e Fabrizio Biasin, che in modo diametralmente opposto hanno detto la loro sul tecnico scelto per sostituire Simone Inzaghi.
Dopo l’addio di Inzaghi e il no ricevuto da Cesc Fabregas, intenzionato a non lasciare il Como, la dirigenza nerazzurra ha scelto di accelerare per il rumeno ex difensore della Benamata, Cristian Chivu. Subentrato nella scorsa stagione a Fabio Pecchia a Parma, con cui ha fatto una seconda metà di stagione di tutto rispetto, raggiungendo la salvezza partendo da una situazione a dir poco complicata, il rumeno non era la prima scelta di Marotta e società.
Mancano solo firme e ufficialità, ma la decisione di affidare i vicecampioni d’Italia e d’Europa a un tecnico di fatto esordiente in Serie A non ha mancato di far discutere. In particolare, il giornalista Maurizio Pistocchi su X non ha nascosto i propri dubbi: “Ho sempre pensato che per fare bene il proprio lavoro ci vogliano doti naturali, conoscenza ed esperienza. Il calcio non fa eccezione, e quello che sta facendo l’Inter che, dopo l’addio di Inzaghi, è stata rimbalzata da Fabregas e si è buttata su Chivu – 13 partite in serie A, 16 punti, media 1.23 -non è proprio condivisibile: non si mette al volante di una Ferrari un neo-patentato. A meno che non si voglia far passare il messaggio che contano solo la macchina e la forza della Scuderia, il pilota no”.
Lancia, invece, un avvertimento, il collega di fede nerazzurra, Fabrizio Biasin, che sempre dal social di Elon Musk rivolge un appello a tifosi e dirigenza interista: “Inter, Chivu firma un biennale fino a giugno 2027. Non esiste un tifoso dell’Inter che non sia affezionato a Cristian Chivu. Per quello che ha fatto sul campo. Per come si è sempre comportato. La sensazione, tra l’altro, è che sia un ottimo prospetto di allenatore”.
“Ma non è questo il punto”, prosegue Biasin, che aggiunge: “Il punto è che l’Inter si affida a un tecnico con 13 panchine in Serie A e, quindi, sceglie di rischiare. Non te lo aspetti da un club che ha basato la sua recente fortuna sugli incassi (multimilionari) di campo e che ha chiuso la stagione 24/25 in cima al ranking Uefa. Ogni tifoso nerazzurro tifa per Cristian Chivu, lo sosterrà al massimo e spera di gioire insieme a lui. Ma quello di oggi – è un fatto – si chiama azzardo e in quanto tale comporta dei rischi che un grande club ha il dovere di limitare, quantomeno con un mercato all’altezza. E forza Cristian”.
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