Sinner chiude il capitolo Coppa Davis: “C’è una cosa che non mi piace, il no arriva da lontano”

Jannik Sinner chiude le polemiche sul no alla Coppa Davis difendendo a spada tratta i compagni e ribadendo la forza di un’Italia che può vincere anche senza di lui

Sinner chiude le polemiche sulla Davis
Sinner chiude le polemiche sulla Davis (ImagePhotoAgency) – sportevai.it

L’infinita e fin troppo amplificata eco delle polemiche sulla rinuncia di Sinner alla Coppa Davis non sembra aver scalfito la serenità del campione altoatesino. Anzi, sbarcato a Torino per le ATP Finals, il numero uno del tennis mondiale ha voluto chiarire la sua posizione e, allo stesso tempo, difendere il valore del gruppo azzurro. Con la consueta calma e lucidità, Jannik ha spiegato il motivo della sua scelta e ha colto l’occasione per togliersi un sassolino dalla scarpa sulla squadra italiana: “È una cosa che non mi piace”.

Sinner pone fine alle polemiche

L’assenza di Sinner dalla Davis ha alimentato un dibattito acceso, redendo quel no quasi un “caso nazionale”. In molti hanno interpretato (e criticato) la decisione, vista dai più come un segnale di disimpegno e poco rispetto per i colori azzurri. Sinner ha però respinto le critiche ricordando in una lunga intervista a SkySport quanto la squadra italiana resti competitiva anche senza di lui.

Il riferimento a Luciano Darderi, attuale numero 26 del ranking, è emblematico: “Possiamo permetterci di lasciare a casa un giocatore di quel livello, e questo dimostra quanto siamo forti. Abbiamo una squadra incredibile anche senza di me e nessuno parla di questo. Questa cosa a me personalmente non piace”. Per il campione di San Candido, l’Italia resta competitiva, con un gruppo coeso e completo: “Ci sono Musetti, Cobolli, un doppio solidissimo e anche Berrettini. Credo che le possibilità di vincere restano altissime”.

Una scelta di equilibrio e rispetto

Sinner ha poi spiegato che la decisione di non prendere parte alla Coppa Davis fosse, di fatto, maturata da tempo, già dopo il trionfo del 2024: “L’anno scorso volevo giocare, ma il mio team mi ha un po’ trattenuto. Volevo esserci anche perché l’avevo promesso a Berrettini. Nel 2023 lui era lì a sostenerci, ci siamo abbracciati e gli ho detto ‘ti prometto che la prossima la vinciamo insieme, perché te lo meriti. Siamo una squadra incredibile’. L’abbiamo vinta e da lì avevo già deciso che quest’anno non avrei giocato”.

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