La fuoriclasse azzurra prosegue la riabilitazione al J Medical di Torino dopo l’infortunio di aprile. Il sogno è quello di tornare in pista per i Giochi

Federica Brignone intravede la luce in fondo al tunnel. La campionessa valdostana tornerà sugli sci non prima di metà novembre, dopo la lunga riabilitazione seguita alla frattura del piatto tibiale e della testa del perone sinistro, con annessa lesione del crociato, rimediata nel gigante degli Assoluti a Val di Fassa lo scorso aprile.
La rinascita passa da Torino
La campionessa del mondo in queste ultime settimane sta intensificando il suo lavoro presso il J Medical di Torino, centro di eccellenza per il recupero atletico, dove si allena anche Marta Bassino, alle prese con un problema simile. Le due azzurre condividono la fatica e la speranza di tornare presto protagoniste sia in Coppa del Mondo che alle prossime Olimpiadi di Milano-Cortina.
“Le sfide difficili sono le più belle”
La fuoriclasse non ha mai perso il sorriso né la determinazione: “Le sfide più difficili sono quelle che mi spingono a dare tutto”, ha raccontato. La voglia di rivedere la neve cresce di giorno in giorno: “Potrò essere più precisa solo a metà novembre, ma l’obiettivo è vicino”. La mente è già proiettata ai Giochi di Milano-Cortina 2026, la rassegna di casa. Brignone sogna non solo di gareggiare, ma anche di vivere da protagonista la cerimonia d’apertura nella sua città natale. Dopo anni di successi e medaglie, sarebbe la chiusura perfetta di un cerchio.
L’attesa cresce
Il mondo dello sci trattiene il fiato: il ritorno di Federica rappresenta un patrimonio per tutta l’Italia sportiva. A 35 anni la voglia non è diminuita, anzi. Ogni seduta di allenamento, ogni passo sul parquet del centro torinese la avvicina al suo habitat naturale: la montagna, la velocità, la sfida. Tra qualche settimana il cronometro tornerà a scattare. E con esso, la leggenda di Federica Brignone riprenderà la sua corsa.





