Milan-Roma, la moviola: il rigore c’era ma un forte dubbio resta

La prova dell’arbitro Guida a San Siro nel big-match della decima giornata di A analizzata da Calvarese di Prime e Graziano Cesari di Mediaset

La moviola del big-match di San Siro
Calvarese e Cesari giudicano l’arbitro Guida – Sportevai

Come se l’è cavata l’arbitro Guida nel nel big-match della decima giornata di A tra Milan e Roma? Gara tenuta in pugno per oltre un’ora, ammonizioni giuste ma c’è qualche dubbio sull’episodio che avrebbe potuto cambiare le sorti della partita. Questi i giudizi dell’esperto di Prime, GianPaolo Calvarese, e del talent di Mediaset Graziano Cesari.

Calvarese promuove Guida

Pochi dubbi per Calvarese che elogia la prova del fischietto campano e sul suo sito scrive: “Secondo big match stagionale per Guida, che dopo Juventus-Milan viene designato per la sfida d’alta quota tra i rossoneri e la Roma. Una partita ricca di tensione viste le aspettative, ma che il direttore di gara riesce a gestire ottimamente mettendo a frutto la sua esperienza”

La moviola di Milan-Roma

Poi entra sui casi specifici: “Pronti, via: in un primo tempo per lunghi tratti equilibrato e soprattutto corretto – terminato con 11 falli – l’unico episodio degno di nota avviene intorno al 10′, quando De Winter e Dybala vanno a contrasto sulla sinistra dell’area di rigore rossonera. L’argentino cade a terra e chiede timidamente un calcio di rigore, ma fa bene Guida a lasciar proseguire e il VAR Di Paolo a non richiamarlo. Prima metà di gara corretta anche dal punto di vista disciplinare, e infatti il 44enne estrae un solo cartellino giallo – poco dopo la mezz’ora – per un fallo di El Aynaoui su Saelemakers. Il belga viene fermato in ripartenza dal centrocampista giallorosso, corretta dunque la sanzione disciplinare.

La seconda frazione si apre poi allo stesso modo della prima, con nessuna particolare difficoltà per l’arbitro. Passano i minuti e la tensione si fa crescente, e il risultato sono i tre cartellini gialli estratti in meno di cinque minuti. Prima per Wesley, autore di un intervento in ritardo sul solito Saelemaekers, poi per Celik e infine per Fofana, sanzionato per proteste dopo un fallo commesso al limite. Da questa punizione nasce poi il calcio di rigore in favore dei giallorossi, provocato da un fallo di mano di Fofana; giusta la decisione di Guida di concedere il penalty, visto che il francese alza il braccio all’altezza delle spalle per occupare più spazio e intercetta il pallone. Nel finale gli animi si fanno sempre più caldi, e infatti Hermoso viene ammonito per un vis a vis con Pavlovic, mentre Mancini per proteste.

I dubbi di Cesari

Tocca poi a Cesari che osserva: “L’arbitro concede una punizione contestata per intervento di Fofana, che si dispera e viene ammonito, su Pellegrini. Fofana interviene col tacco sulla scarpetta ma tocca il pallone, la punizione è dubbia per non dire che non è fallo. Si vede la differenza tra le due gambe e il contatto con il pallone. Da questa punizione arriva il rigore, il braccio di Fofana aumenta il volume ed è giusto dare rigore ma quella punizione probabilmente non c’era”.

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