Reaves trascina Los Angeles alla vittoria sui Kings con una prestazione leggendaria. La franchigia scopre di avere un leader vero.

Ogni tanto l’NBA regala storie che sanno di favola. Quella di Austin Reaves è una di queste. In una notte di ottobre, senza le luci di LeBron James e Luka Dončić, il “country boy” dell’Arkansas ha deciso di prendersi i riflettori tutti per sé: 51 punti, 11 rimbalzi e 9 assist per guidare i Lakers al successo per 127-120 contro Sacramento. Una partita mostruosa, la migliore della sua carriera, arrivata nel momento in cui la squadra più chiacchierata della lega sembrava aver smarrito la rotta.
Il ragazzo che non doveva arrivare fin qui
Undrafted, scetticismo generale, contratti minimi. Austin Reaves ha sentito tutto questo sulla pelle, ma ha risposto con il talento, con il lavoro, con la calma di chi non deve dimostrare niente a nessuno. Contro i Kings ha tirato con l’82% ai liberi (21 su 22) e un mix di classe e coraggio che ha ricordato ai tifosi l’essenza del basket dei Lakers: spettacolo, ma anche cuore. La Crypto.com Arena è esplosa a ogni canestro. “This is Reaves’ night”, hanno scritto i media americani. E avevano ragione.
Una nuova leadership
Senza LeBron e Dončić, era lecito aspettarsi una serata complicata. Invece, Reaves ha trasformato la pressione in energia. Ha gestito i possessi, ha cercato i compagni, ha dominato mentalmente il parquet. Intorno a lui si sono accesi anche Deandre Ayton (22 punti e 15 rimbalzi) e Hachimura (18 punti), ma il faro era uno solo. Per coach JJ Redick, questa è più di una vittoria: è la conferma che il gruppo può sopravvivere e vincere anche senza i suoi totem.
L’Nba applaude Reaves
I social americani sono impazziti. LeBron James, spettatore di lusso, ha scritto un semplice ma eloquente “DAWG!!!” su X. I compagni lo hanno celebrato come una star, i media lo hanno elevato a “nuova speranza dei Lakers”. Perché dietro il sorriso da ragazzo semplice, Reaves nasconde una mentalità feroce. I Lakers non sono ancora una macchina perfetta, ma in una conference sempre più equilibrata, trovare un giocatore così può cambiare le gerarchie interne. Reaves non è solo una spalla: è una stella che brilla di luce propria e in un’epoca in cui tutto ruota intorno ai grandi nomi, la sua esplosione è ossigeno puro per la franchigia di Los Angeles.
Il finale è solo l’inizio
La notte dei 51 punti resterà nella storia dei Lakers, ma forse è solo l’inizio di qualcosa di più grande. Il ragazzo di campagna ha conquistato il rispetto dell’arena e dell’intera NBA. Da ragazzo di campagna a simbolo dei Lakers del futuro: la sua scalata è appena cominciata.





