Napoli, l’ex addetto stampa: scudetto casuale, quanti errori di Conte

Pierpaolo Paoletti, che conosce bene l’ambiente azzurro, attacca dopo il 2-6 col Psv e richiama il tecnico alle sue responsabilità

L'ex addetto stampa inchioda il tecnico
Pierpaolo Paoletti critico con Conte e ambiente – Sportevai

Nel Napoli è stato responsabile della comunicazione e dirigente, quando c’era Ferlaino presidente, poi è diventato una voce libera e critica che non ha mai risparmiato legnate al club partenopeo. Pierpaolo Paoletti, che fu anche grande amico di Maradona, si sfoga su Facebook dopo il tracollo col Psv in Champions e mette spalle al muro Conte, l’ambiente e il presidente.

I numeri negativi di Conte

Dopo aver ricordato a Conte i passi indietro fatti in questi giorni (il Napoli ha riperso 2 partite di fila tra tutte le competizioni per la prima volta da dicembre 2024, ha già perso 4 gare tra tutte le competizioni nel 2025/26: solo 1 in meno rispetto a quelle dell’intera scorsa stagione (cinque), ha già eguagliato la serie più lunga di sconfitte di fila in trasferta in Champions League (4 come nel 2017), ha perso 4 trasferte di fila fra tutte le competizioni per la prima volta da gennaio 2024 (quattro) e ha riperso una partita con 4 gol di scarto fra tutte le competizioni, dal 0-4 col Frosinone in Coppa Italia a dicembre 2023″) sottolinea una frase del tecnico: l’ambiente di Napoli “mente ai napoletani”.

L’eccessivo ottimismo dell’ambiente

Paoletti si dice d’accordo e attacca stampa, opinionisti e tifosi per i loro peana anticipati aggiungendo: “Conte, invece, nella sua onestà – che non gli si può contestare – ha spiegato: “lo scorso anno siamo andati tutti oltre i limiti, anche io; avevamo bisogno di cambiare la rosa ma è impossibile inserire 9 nuovi giocatori; sto dicendo dal ritiro che sarebbe stata una stagione difficile ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire”. Morale. Il Napoli ha vinto uno scudetto meritatamente ma casualmente. Altro è costruire una nuova realtà che duri ai vertici nel tempo. I problemi? Tanti. Di natura tecnico-tattica, di mentalità, di personalità e carattere. Anche ambientali….

Il caso Noa Lang

E cita Noa Lang: “perchè Lang fin qui un ectoplasma, è costato 25 milioni + 3 di bonus + 10% sulla futura rivendita? Noa è sbottato: “non so perchè non gioco, ho parlato con Conte solo una volta”. Perchè non gioca? C’è da chiedersi: l’acquisto di Lang è stato avallato da Conte? Nel mirino di ADL dallo scorso anno, doveva essere il sostituto di Kwara…. Una eresia! Da uno che non gioca a chi gioca sempre: assodato che Di Lorenzo non è un marcatore, sempre in difficoltà nella linea di difesa, non è ammissibile che il Capitano vada in barca più dei suoi compagni senza riuscire a stimolare neanche l’amor proprio. E senza saper tenere a freno Lucca, la cui espulsione va multata dalla società (che non esiste).

Il curriculum di Conte in Europa

Poi si passa allo scarno curriculum di Conte nelle coppe (Nel suo curriculum invece c’erano solo altri due ottavi: nella Champions 2017/18 alla guida del Chelsea (fuori col Barcellona) e in quella 2022/23 quando con il Tottenham fu eliminato dal Milan. Per il resto sempre eliminato nella prima fase, compreso quando fu retrocesso in Europa League con la Juve (ko in semifinale col Benfica nel 2014) e con l’Inter (sconfitto in finale dal Siviglia nel 2020).
Al momento dopo 3 gare il Napoli è 23° nella classifica Champions, ad un passo dall’eliminazione (come al momento è condannata la Juve). I continui richiami ai nuovi acquisti di Antonio evidenziano però un’insoddisfazione palese.

Conte infatti sa perfettamente come inviare i suoi messaggi a destinatari ben precisi, anche quando non fa nomi e cognomi. Ma lo sfogo successivo all’umiliazione per mano del PSV aggiunge un ulteriore argomento alla presa di posizione che il tecnico del Napoli ha scelto di assumere sin dall’inizio dell’estate, sin dalle prime settimane di preparazione. E che ha coerentemente portato avanti dopo ogni partita giocata da agosto ad oggi, soprattutto dopo le sconfitte, che per essere a fine ottobre iniziano ad essere un po’ troppe: QUATTRO. Si può concludere che Conte non sia soddisfatto della rosa a disposizione e delle risposte arrivate in campo dai nuovi, con alcuni casi spinosi che stanno emergendo.

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