Il tecnico nerazzurro elogia il collega della Roma ricordando la breve esperienza in comune e chiede continuità e qualità alla sua squadra

La sosta non ha fatto troppi danni all’Inter, anche i nazionali che sono stati impegnati di più stanno bene e sono pronti ma più che nel fisico l’impressione è che l’Inter stia bene nella testa. Cacciate, almeno per ora, le paura e i dubbi, ora è una squadra sicura di sè, che sa di avere una rosa ampia e competitiva e che ha dimenticato il finale choc della scorsa stagione. L’avversario di domani, la Roma, è la cartina di tornasole per lanciare un messaggio chiaro al campionato.
I meriti della Roma
Domani arriva la miglior difesa d’Europa: “Sono stati bravi a dare continuità al lavoro di Raneri con un certo equilibrio, Gasperini ha aggiunto la marcatura ad uomo. Dobbiamo capire dove possono concedere qualcosa, mi aspetto di ripartire dalla gara con la Cremonese per dare continuità e capire i nostri punti di forza”.
Poi ricorda: “Sono stato quattro anni a Roma, ho lavorato con Capello e poi tanti altri bravi allenatori, come Spalletti, Voeller, Delneri, mi sono innamorato di un paese come l’Italia, che ringrazio per come mi ha accolto. Mi ha permesso di crescere come uomo e come atleta
Il messaggio a Pio Esposito
Tornano i mantra preferiti del rumeno: dominanti, qualità, continuità. Chivu li snocciola e poi passa a Pio Esposito, galvanizzato dal gol in Nazionale: “La pressione fa parte del gioco, dà fastidio quando si fanno confronti senza senso, ha già dimostrato a 20 anni di saperci fare, lui deve sempre essere pronto ad assecondare le richieste ma ormai è un giocatore internazionale apprezzato ovunque. In due mesi gli è cambiata la vita, è salito sul palco e deve imparare a starci cercando sempre di migliorare
L’elogio di Gasperini
Gasperini è stato tecnico di Chivu all’Inter sia pur per pochissime giornate: “Sono rimasto con una buona impressione e successivamente ne ho avuto la conferma. Fu mandato via troppo presto. Ricordo che dopo la sua preparazione mi sentii bene come mai prima. Molti di noi si sono ispirati alla sua Atalanta, ha portato innovazioni anche in Europa, ha sempre avuto coraggio e molti hanno preso spunti dalle sue idee, come ho fatto anche io. Bisogna rubare da quelli più bravi e lui è bravo”. Lapidario infine sulla formazione: “In porta gioca Sommer, Thuram non so quando tornerà”.