Juve, Tudor non è in discussione: empatia, progetto e una svolta da trovare

L’allenatore bianconero, al momento non è in discussione, ma resta da trovare un’identità e curare la pareggite di risultati.

Igor Tudor sulla panchina della Juventus
Igor Tudor sulla panchina della Juventus

 

Alla Continassa il messaggio è chiaro: Igor Tudor non è in discussione. Nessuna rivoluzione, nessun ribaltone. La Juventus ha deciso di blindare il suo tecnico, confermando piena fiducia nel progetto avviato pochi mesi fa. Una scelta di continuità che arriva dopo settimane di critiche e risultati altalenanti, ma che il club considera parte di un percorso di crescita, non un segnale di crisi.

Le armi di Tudor

Dentro lo spogliatoio, la figura di Tudor resta forte. Il tecnico croato ha costruito un rapporto diretto con i giocatori, basato su dialogo e trasparenza. Spiega le scelte, coinvolge tutti, cerca di tenere il gruppo unito anche nei momenti difficili. È un modo diverso di guidare rispetto al passato recente, e la società apprezza questa “empatia” che — secondo i dirigenti — può diventare la chiave per ritrovare solidità.

Tra “pareggite” e identità da trovare

I numeri, però, non sorridono: troppi pareggi, pochi acuti e una squadra che ancora fatica a trovare una vera identità. La Juventus ha bisogno di tornare a vincere e a convincere, perché il rischio di cadere nella “pareggite” è dietro l’angolo. Tudor lo sa e lavora su intensità e concretezza, due concetti centrali nella sua filosofia. Il gruppo lo segue, ma servono risposte sul campo: perché la fiducia è piena, ma non infinita.

Investimenti da valorizzare

Il mercato estivo ha portato rinforzi importanti: Koopmeiners, Jonathan David, Zhegrova, Cambiaso e Conceição. Tutti giocatori che la dirigenza considera centrali nel nuovo ciclo. Ora tocca a Tudor farli rendere al massimo, dare un’identità tattica chiara e dare senso agli investimenti.Perché se il progetto è ambizioso, i risultati devono cominciare a seguirlo.

Como nel mirino, ecco la prova del nove

Dopo la sosta, la Juve ripartirà dal match contro il Como: un banco di prova vero per capire la direzione del gruppo. Conteggi e statistiche contano poco, ora serve una vittoria per dare slancio e confermare che la fiducia in Tudor non è solo una dichiarazione d’intenti. Dalla società trapela compattezza: niente panico, niente cambi in corsa. La Juve vuole dare tempo e serenità al suo allenatore per costruire la squadra a propria immagine.

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