Rissa clamorosa boxe contro MMA a San Paolo, uomo in smoking stende Silva

Quella che doveva essere una serata memorabile è degenerata in una rissa di gruppo sul ring, con squalifica e colpi fuori controllo.

A San Paolo nel Spaten Fight Night 2, un incontro di boxe tra l’ex campione MMA Wanderlei Silva e l’ex pugile Acelino “Popó” Freitas si è trasformato in un vero incubo.

Boxe contro MMA a San Paolo, finisce malissimo
Boxe contro MMA a San Paolo, finisce malissimo

Wanderlei Silva: il “Cachorro Louco” del MMA

Wanderlei Silva è una leggenda delle arti marziali miste (MMA). È noto per il suo stile aggressivo, per numerosi incontri in PRIDE e in UFC, e per soprannomi come “The Axe Murderer”. Dopo il suo ultimo match, nel 2018, era stato fuori dai riflettori del ring professionistico fino a questa “esibizione” di boxe.

La sua decisione di affrontare Popó in boxe è stata annunciata come una scommessa ambiziosa: una sfida per dimostrare che, anche all’età matura, la sua potenza e aggressività potessero ancora fare la differenza.

Acelino “Popó” Freitas: il veterano del pugilato brasiliano

Acelino “Popó” Freitas è un ex pugile brasiliano di enorme fama, detentore di titoli mondiali in diverse categorie e con un record professionistico di 41 vittorie e 2 sconfitte, di cui 34 per KO. Dopo il ritiro, ha continuato a partecipare a match di esibizione, spesso contro personaggi famosi o influencer.

Pur essendo ben più leggero del suo avversario (con uno svantaggio di peso stimato in circa 20 kg). Popó ha sempre mostrato fiducia nella tecnica, nella velocità e nella capacità di colpire con precisione.

È noto anche per la sua personalità combattiva da “uomo del ring” e per le provocazioni durante le fasi di promozione dell’incontro.

La dinamica dell’evento: dai richiami al caos finale

Chissà che avrebbe detto il compianto Franco Ligas. Durante il match, l’arbitro ha più volte ammonito Silva per mosse considerate illegali, culminando con un colpo di testa da parte di Silva che ha portato all’interruzione del combattimento nel quarto round per squalifica. Dopo il suono della campana, tensione altissima: fra insulti, sguardi accusatori e una escalation di ostilità fra i due team.

La maxi rissa e il colpo decisivo

Complice la confusione, i membri dei due angoli si sono riversati sul ring, dando il via a una rissa collettiva. Nel corso del parapiglia, Silva è stato colpito da un uomo in smoking, che lo ha raggiunto al volto con un pugno improvviso, facendolo perdere i sensi. Secondo le ricostruzioni dei media, l’uomo sarebbe Rafael Freitas, figlio di Acelino, furioso per le azioni scorrette subite dal padre.

Silva ha subìto una frattura al naso e ha dovuto essere suturato al volto. Fortunatamente è stato dimesso dall’ospedale in tempi relativamente brevi.

Le reazioni e le conseguenze

Dopo l’episodio, Popó ha accusato il team di Silva — in particolare l’allenatore Fabricio Werdum — di aver provocato la violenza. Dall’altro lato, Werdum ha risposto che la squadra di Freitas ha invaso il ring e che Silva è stato attaccato in un momento in cui era esausto e vulnerabile.

Silva, in un video post‑combattimento, ha dichiarato di non aver iniziato l’aggressione e di essersi trovato improvvisamente vittima di un attacco alle spalle.

Impatti sull’immagine e sull’evento

L’episodio rischia di offuscare la reputazione dell’evento Spaten Fight Night e di sollevare questioni sull’adeguatezza delle misure di sicurezza. Inoltre, la notizia ha attirato l’attenzione del mondo degli sport da combattimento per l’aspetto “caotico” e fuori controllo dell’accaduto.

Sul fronte mediatico, l’evento — originariamente pensato come uno show speciale tra icone veterane — sarà ora ricordato più per la rissa che per il match in sé.

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