Alcaraz ha deciso di non allenarsi alla vigilia degli ottavi a Tokyo. Sinner vuole approfittarne e ha pronta la mossa per il sorpasso

L’ATP 500 di Tokyo, pensato da Alcaraz come tappa di consolidamento del suo primato mondiale, si è trasformato in una prova di resilienza per il numero uno del ranking. I fastidi alla caviglia destra accusati nel match di esordio contro Sebastian Baez potrebbero, infatti, costare caro a Carlos, e, di contro, giocare a favore di Jannik Sinner.
Alcaraz costretto a fermarsi
Nonostante la vittoria in due set con Baez, le sensazioni sull’infortunio non sono confortanti per Alcaraz. Per questo motivo, di comune accordo con il suo fisioterapista, Juanjo Moreno, il murciano ha scelto di non allenarsi in quella che dovrebbe essere la vigilia della sfida degli ottavi contro il belga Zizou Bergs.
Una decisione prudente e ponderata, che tiene però vivi gli interrogativi sulle reali possibilità di proseguire il suo percorso nella capitale giapponese e, più in generale, costringe Alcaraz – che ieri ha detto si sentirsi un gradino avanti a Jannik – a valutare al meglio tutte le prossime tappe verso un finale di stagione che si prospetta caldissimo.
La strategia dello stop e la minaccia Sinner
Ovviamente, la scelta di concedersi un giorno di riposo e non allenarsi non significa che Carlos sia pronto a ritirarsi. Il segnale è, però, chiaro (e condivisibile). Alcaraz vuole evitare complicazioni in vista di un calendario fittissimo. Dopo Tokyo, dovrebbero attenderlo (il condizionale al momento è d’obbligo) il Masters 1000 di Shanghai, il prestigioso appuntamento di Parigi-Bercy, le ATP Finals di Torino e la Final Eight di Coppa Davis a Bologna.
Ogni passo falso o scelta avventata andrebbe a pesare come un macigno sul primato nel ranking. E questo è vero soprattutto con uno Jannik Sinner pronto ad approfittarne per provare a riprendersi prima del previsto lo scettro ceduto agli US Open. L’attuale numero due al mono osserva con grande interesse quello che accade a Tokyo, consapevole che ogni segnale di fragilità del rivale può trasformarsi in un assist prezioso.
La mossa di Jannik
A dir poco obbligata, dunque, la scelta del tennista di San Candido di confermare la propria partecipazione all’ATP 500 di Vienna, in programma dal 20 al 26 ottobre. Una decisione importante e che potrebbe regalare punti extra e preziosi. Lo scorso anno, infatti, in terra austriaca Jannik non aveva messo piede. Ogni punto conquistato sarebbe così un guadagno netto in classifica.
In una fase della stagione in cui deve difendere oltre 2.800 punti, i 500 potenziali messi sul piatto a Vienna rappresentano così una ghiotta occasione per ridurre il gap e puntare a mettere la freccia. Anche perché, sommando il potenziale bottino di Pechino e considerando un eventuale forfait dello spagnolo, il sorpasso potrebbe concretizzarsi prima del previsto.