Il 4-0 subito a Parigi ha messo il tecnico in una posizione scomoda. All’Olimpico Grande Torino, Juric si gioca il futuro.

La tranvata del Parco dei Principi contro il PSG brucia ancora in casa nerazzurra. Il poker incassato dai campioni d’Europa e soprattutto la prestazione indecorosa, ha messo a nudo tutti i limiti dell’Atalanta versione Juric, e ora la sfida in campionato contro il Torino, una delle sue ex squadre in carriera, diventa il crocevia più delicato. Dentro o fuori: per Ivan Juric è già tempo di esami decisivi.
Percassi osserva, rischio esonero concreto
La fiducia non è infinita. In caso di nuova caduta, la società nerazzurra capeggiata da Antonio Percassi è pronta a riflettere sul futuro della panchina. Non ci sono ultimatum ufficiali, ma l’aria a Zingonia è pesante e la società vuole reazione immediata, ma allo stesso tempo non è disposta ad aspettare troppo.
Le alternative: Motta e Palladino scalpitano
In casa Atalanta è già scattato il toto nomi per il nuovo allenatore. Due i profili che ronzano, ormai, da diverse settimane nell’ambiente nerazzurro. Il primo è quello di Thiago Motta, già accostato in estate alla Dea, resta il profilo più gradito alla dirigenza per visione e mentalità. L’altro, invece, è quello di Raffaele Palladino, il quale dopo aver dato le dimissioni con la Fiorentina, attende una chiamata importante e prestigiosa.
Emergenze e problemi in campo
Il ko col PSG non è stato solo tecnico: pesano gli infortuni a De Ketelaere e Scalvini (Giorgio ne avrà almeno per venti giorni), mentre resta da sciogliere il nodo Lookman, reintegrato dopo settimane complicate ma ancora in bilico sul piano ambientale. Insomma Juric dovrà inventarsi qualcosa, puntando sull’orgoglio del gruppo e su qualche scelta coraggiosa.
Torino, un ritorno pericoloso
La coincidenza non è casuale: proprio contro la sua ex squadra, Juric si gioca la panchina. Un banco di prova durissimo alla luce del filotto di due risultati utili consecutivi per la formazione di Baroni reduce dal golpe nella tana della Roma. Il ritorno, inoltre del tecnico croato, sarà quindi carico di significati personali e sportivi. E per salvare la panchina, servirà una squadra aggressiva, concreta e soprattutto viva.
Il verdetto è dietro l’angolo
La fiducia della famiglia Percassi non è illimitata. Contro il Torino, Juric si gioca il presente e forse anche il futuro. L’Atalanta ha scelto lui per proseguire la strada lasciata da Gasperini, ma senza reazione il progetto rischia di interrompersi già in un pomeriggio di fine estate.