Sacchi dà un consiglio a Chivu: cosa fare per cambiare faccia ai nerazzurri

L’ex CT della Nazionale ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, dando preziosi consigli a Christian Chivu dopo il recente Ko.

Sacchi con il numero uno della FIGC Gravina
Sacchi con il numero uno della FIGC Gravina

 

Dopo la sconfitta a San Siro contro l’Udinese, il “Profeta di Fusignano”, ha voluto lanciare nel corso di un’intervista sulla Rosa un monito indelebile alla squadra nerazzurra: «Chivu, ancora non è la tua Inter. Non si capisce se stai portando avanti il tuo progetto o una squadra “ereditata” da Inzaghi. Ci vuole pazienza». Come a dire: la chiave non è la fretta, ma la chiarezza di idee .

Il consiglio di Sacchi

L’analisi si sposta poi sul campo: «Si vedono cose buone, ma ci sono anche clamorosi svarioni. L’equilibrio è la base di ogni grande squadra e compito dell’allenatore è trovarlo». Poi il focus si sposta sul calciomercato, dove Sacchi non ha dubbi, evidenziando che i campioni d’Italia hanno fatto il mercato migliore. «Il mercato migliore l’ha fatto senza dubbio, il Napoli. Ha preso i giocatori in funzione del gioco che vuole applicare l’allenatore. De Bruyne il miglior acquisto».

Inter, la decione su Solet e il rischio per Chivu
Db Milano 25/08/2025 – campionato di calcio serie A / Inter-Torino / foto Daniele Buffa/Image Sport
nella foto: Christian Chivu

I fischi di San Siro

Quindi il pensiero sui diversi fischi caduti a San Siro in occasione del ko interno contro l’Udinese. «È inevitabile. Se sei l’allenatore dell’Inter e perdi in casa contro l’Udinese, non ci possono essere applausi. L’Inter di Chivu è a metà del guado: non si capisce se è la sua squadra o se è ancora quella di Inzaghi. Ci vuole pazienza. A Chivu mi permetto di suggerire una sola cosa: faccia di tutto per entrare nelle teste dei suoi giocatori e li convinca a percorrere la strada che lui ha disegnato. Domenica contro l’Udinese ho visto una squadra poco armoniosa e poco equilibrata. Armonia ed equilibrio sono alla base di qualsiasi grande squadra».

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