Dopo l’Olimpiade, le Azzurre di Velasco a caccia del titolo iridato in Thailandia: la carica di Egonu, che cerca l’unico trofeo che le manca.

Il sogno mondiale dell’Italia è cominciato col 3-0 alla Slovacchia, trentesima vittoria di fila in partite ufficiali. Un successo mai in discussione contro la squadra sulla carta più debole del girone, utile a rompere il ghiaccio e ad accendere gli entusiasmi del pubblico di Phuket, la città della Thailandia base degli incontri della prima fase. Seguiranno le sfide contro Cuba (domenica 24, ore 12) e Belgio (martedì 26, sempre alle 12). Il sestetto di Velasco è tra le squadre più in vista della kermesse iridata. Da due anni a questa parte non perde un colpo: due trionfi in Volleyball Nations League e, in mezzo, la storica apoteosi olimpica a Parigi.
Mondiali volley in Thailandia, le ambizioni dell’Italia
Stavolta è diverso, un po’ perché i Mondiali sono un torneo strano e capace di rimescolare le carte, un po’ perchè si tratta del primo vero grande torneo (VNL a parte, che molti Ct utilizzano per fare esperimenti) in cui le Azzurre si presentano realmente da favorite. Riusciranno a portare a casa il secondo titolo della storia tricolore al femminile dopo quello del 2002? Paola Egonu ci crede. È lei, indiscutibilmente, il fiore all’occhiello di un gruppo già entrato nel cuore degli sportivi italiani. Una squadra che ha in organico Alessia Orro, Anna Danesi, Myriam Sylla, Kate Antropova e Moki De Gennaro, il libero che ha già annunciato l’addio alla Nazionale a fine torneo. Ma forse potrebbe ripensarci. Ma anche giovani interessanti come Stella Nervini. La nuova…Stella del volley azzurro, di nome e di fatto.
Paola Egonu: “Ecco chi temo di più nel torneo”
“Questo torneo ha un sapore speciale, è sempre una grandissima emozione partecipare”, ha ammesso Paoletta alla Gazzetta dello Sport. “Quest’anno ancora di più. Sarebbe bellissimo chiudere il cerchio con l’oro, l’unico che ci manca. Vogliamo vincere e siamo pronte a dare tutto, lo spirito è questo. Ma sappiamo anche che ci aspetta una dura battaglia”. Già, l’oro è proprio l’unico trofeo che questo gruppo straordinario non ha ancora conquistato. Tra Europei, Olimpiade e VNL, gli altri titoli sono in bacheca. Manca la ciliegina sulla torta. “Chi temo di più? Brasile, Turchia e Giappone sono quelle che ci hanno messo più in difficoltà”. Quanto alle rivali più pericolose: “Gabi oltre ad essere una collega è un’amica. Abbiamo giocato insieme al Vakifbank. La stimo molto come atleta e come persona. È una sicurezza averla in campo. Vargas ha più volte dimostrato di essere una giocatrice di altissimo livello e di grande talento. È sempre stimolante confrontarsi con avversarie di questo calibro”.