Rafael Leao con la maglia rossonera del Milan
Rafael Leao con la maglia del Milan

Come cambierà il Milan con Allegri in panchina? Presto per dare giudizi ma qualcosa di diverso già si vede in questi primi giorni sotto la cura del tecnico livornese. Lo sottolinea nel suo editoriale per Milannews Franco Ordine che poi elenca anche alcuni consigli di mercato.

La scena di Leao dice tutto

Scrive la firma de Il Giornale: "Le immagini di Leao che, stravolto dalla fatica, accanto a Chukuwueze, alla fine di una seduta, ammette: “Non riesco nemmeno a parlare” inducono a una prima riflessione sulla preparazione del Milan firmata da Allegri...Svelano quello che è successo negli ultimi tempi e di sicuro durante la stagione precedente (con Fonseca prima e poi con Conceiçao -per via delle partite ogni 3 giorni-): lavoravano poco a Milanello!

L'annuncio di Modric

Il secondo segnale è contenuto nella frase di Luka Modric lasciata in eredità dopo il suo blitz milanese. Ha dettato l’ex Pallone d’oro: “Io ho ancora fame di successo e il Milan non può essere soddisfatto della mediocrità!”. Ecco: bisognerebbe stampare questa frase a caratteri cubitali e affiggerla negli spogliatoi di Milanello perché diventeranno il punto di riferimento continuo delle prossime settimane.

Poi Ordine risponde al quesito "Tare e Allegri prigionieri?": "Comincia a circolare questa curiosa narrazione. Dicono: siamo proprio sicuri che Tare e Allegri siano in grado di lavorare in assoluta autonomia?  Nel merito osservo che nessun club può permettersi di lasciare le chiavi della società in mano a un solo dirigente.  Di sicuro Allegri, osservando da vicino tutta la rosa, ha scoperto per esempio che Thiaw può diventare quello che è stato Kalulu nel 2022 dopo l’infortunio di Kjaer, si è reso conto infatti che potrà contare sul contributo di Saelemaekers e ha infine “pesato” lo straordinario talento di Pulisic".

Chi è Archie Brown

Sul mercato infine osserva: "Ora, in conclusione, quello che serve al Milan è certamente un terzino sinistro dopo la partenza di Theo Hernandez. Archie Brown non lo conosceva nessuno prima che venisse accostato al Milan e soffiato da Mourinho in Turchia ma spendere 8 milioni per il cartellino assicurandogli uno stipendio da 3,5 milioni per tot anni più 3 milioni di commissioni significa solo far arricchire procuratori. È impossibile trovare uno che non faccia rimpiangere il primo Theo Hernandez ma è altrettanto difficile che possa arrivare qualcuno inferiore a Brown".

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