Cercasi Zlatan disperatamente, o forse no, almeno in casa Milan. Fatto sta che lo svedese ha disertato le ultime quattro partite dei rossoneri, e sui social non scrive nulla dal 25 febbraio.
Un po’ troppo perché una semplice “influenza di stagione” possa bastare per giustificarne la scomparsa, soprattutto a uno come lui abituato a distribuire ampie dosi del proprio ego presenzialista. Secondo la Gazzetta dello Sport, ci sarebbe ben altro dietro la “scomparsa” di Ibra: gli era stato affidato il compito di scegliere il nuovo ds, che aveva individuato in Igli Tare, ma adesso nella scelta sembrerebbe non essere più così centrale e non è da escludere che il ridimensionamento possa averlo contrariato.
L’ultima intervista era stata in Milan-Feyenoord, una settimana prima dell’eliminazione dalla Champions League, ma da allora di lui non si ha più traccia. Pur avendo accompagnato la squadra in tutte le gare (esclusa l’ultima contro il Como), lo svedese è sparito da quasi un mese pure nelle interviste prepartita. Contro Torino, Bologna e Lecce è stato il d.t. Geoffrey Moncada a parlare nel pre partita, mentre contro la Lazio era toccato all’a.d. Giorgio Furlani. Una precisa scelta di defilarsi: spontanea, o frutto di contrasti con la società?
Il progetto di Zlatan di prendere Tare, però, ha subito una frenata dopo che Furlani è volato negli Stati Uniti per incontrare Gerry Cardinale, il numero uno di RedBird, fondo proprietario del Milan. Tornato in Italia – stando a quanto riporta la Gazzetta – l’ad ha preso a tutti gli effetti la questione ds tra le sue mani e da allora Ibrahimovic, per un motivo o per l’altro, è apparso sempre meno. D’altronde, da un punto di vista meramente tecnico, Ibra non compare nell’organigramma societario del Diavolo: è senior advisor del fondo americano e operating partner della società rossonera. In sostanza, non ha alcun obbligo nei confronti del Milan.
Eppure quello di Ibra era stato il volto copertina del Milan, in particolare nella scelta degli ultimi allenatori, senza contare il rapporto diretto che ha con la squadra, culminato nel discorso tenuto nello spogliatoio dopo la vittoria della Supercoppa italiana. Ora, però, il “boss” sembra che sia stato messo ai margini del progetto Milan.
Nel frattempo, nella giornata di oggi il tribunale di Milano ha ammesso il Milan e la Lega Calcio Serie A come parti civili nel processo per associazione a delinquere a carico di 3 ultras del Milan. Lo ha stabilito la sesta sezione penale. Nel processo sono imputati di associazione a delinquere, lesioni, percosse, resistenza a pubblico ufficiale, estorsione, aggressioni agli steward del Meazza l’ex bodyguard di Fedez, Christian Rosiello (42 anni), Francesco Lucci (45 anni), fratello del leader della curva Sud rossonera, Luca Lucci giudicato in un procedimento separato assieme ad altri tifosi, e Riccardo Bonissi.
Un chiaro segnale di mancato disgelo è arrivato direttamente dal Chelsea. L'Inter prepara l'arrivo dal…
Viene annunciata la chiusura dell'affare per il centrocampo, che cambia le cose anche per il…
Il Milan potrebbe regalare a Max Allergi il quinto rinforzo dell'estate dopo Ricci, Terracciano, Modric…
Ci sono delle novità che riguardano il mercato dell'Inter e il possibile colpo di scena…
Sorprese e novità in questo ultimo mese di calciomercat. Si muove qualcosa in casa Napoli,…
Mercato in fermento in casa Inter, ecco le ultimissime notizie riguardo le prossime mosse del…