Roma, De Rossi svela la verità sull'esonero. Gasperini, ecco quando verrà presentato
Daniele De Rossi in una intervista si toglie una serie di sassolini dalla scarpa in merito al suo esonero dalla Roma, e non solo. Intanto il prossimo allenatore si prepara ad approdare a Trigoria: la data di presentazione di Gasperini

“Un gruppo sano, e alcune giuste intuizioni”, questa l'eredità che Daniele De Rossi, ipse dixit, ha lasciato alla Roma. L'allenatore esonerato a inizio stagione con somma indignazione dei tifosi, che hanno dovuto sopportare la sventurata parentesi Juric per poi tirare il fiato con l'ottima gestione di Claudio Ranieri, si è voluto togliere qualche sassolino dalla scarpa in una lunga intervista rilasciata al Corriere della Sera. Il tutto alla vigilia della ormai data per scontata ufficializzazione del nuovo tecnico giallorosso, ovvero Gian Piero Gasperini.
De Rossi e l'esonero dalla Roma: “Progetto chiuso troppo presto”
Partendo dall'ex campione del mondo, quest'ultimo ancora fatica a comprendere la chiusura ex abrupto del suo rapporto di lavoro:
“Avevamo impostato un progetto di lungo periodo. Nella mia testa c’era l’idea di crescere insieme a una squadra giovane e alcuni giocatori più esperti con l’obiettivo di lottare per lo scudetto nel 2027, l’anno del centenario. E invece… So che nel calcio senza i risultati il tempo non te lo dà nessuno, ma tutto è stato accantonato davvero troppo presto. Le stagioni ormai cominciano a metà agosto, noi abbiamo fatto il ritiro con 16 ragazzi della Primavera, il mercato aperto e la squadra ancora tutta da costruire. Gli ultimi 4-5 acquisti li ho allenati solo per pochi giorni”.
E ai Friedkin De Rossi ha voluto dire questo:
“Rimprovero a loro il fatto forse di non avermi parlato prima di prendere una decisione così drastica. E anche io avrei dovuto alzare più spesso il telefono visto il rapporto che avevamo. Ma li continuo a ringraziare perché mi hanno concesso di allenare la squadra del mio cuore. La decisione finale di esonerarmi l’hanno presa loro, ma credo sia stata tanto indirizzata, anche con versioni non rispondenti al vero, da chi oggi non c’è più. E non ha lavorato per il bene della Roma”.
De Rossi contro la burocrazia che ha bloccato il progetto del nuovo stadio
Intanto però l'ex tecnico ha ammesso di aver ricominciato a guardare in tv la Roma e, citando Califano, non ha escluso il ritorno sulla panchina, come d'altronde è successo a Ranieri. Ma poi ecco altri siluri:
“A Roma c’è chi vorrebbe bloccare il progetto dei Friedkin da un miliardo per difendere una mini area abbandonata dove sono cresciuti alcuni alberi. Lo stadio a Tor di Valle saltò anche per salvaguardare una sconosciuta tribunetta storica semi distrutta dove bivaccavano i topi nella sporcizia. Questa per me è follia. Anche il progetto di Lotito sul Flaminio, inutilizzato da anni, incontra difficoltà. Paesi meno ricchi e sviluppati del nostro hanno impianti migliori. Tutto per colpa della burocrazia”.
“Tutte le falsità sul mio conto”
E ancora, andando sul personale De Rossi ha voluto fare delle puntualizzazioni in merito ad alcune voci su di lui:
“Hanno detto di tutto, descrivendo una vita di eccessi: che portavo la barba per coprire una cicatrice da coltello sul volto; che abusavo di alcool chiamandomi “Capitan birretta”, quando è tanto se ne bevo una insieme alla pizza; che la manica lunga della maglia nascondeva un tatuaggio nazista... Figurarsi: mia madre di estrema sinistra mi avrebbe tagliato il braccio. Oggi posso riderci, pensando a quanto queste bugie non siano più di attualità, ma quando ti toccano nel presente, temi che possano diventare un marchio. E mi chiedo sempre, ma chi è stato il primo a inventarsi queste cazzate? Chi ti odia così tanto? E perché la gente le diffonde senza scrupoli? Bisogna avere la forza di stoppare certe catene: io ce l’ho. Lo stesso vale con le chat dei telefonini: il tasto inoltra lo definisco il tasto degli infami”.
Si apre l'era Gasperini alla Roma
Il futuro immediato per la Roma è invece all'insegna di Gian Piero Gasperini. Dopo aver lasciato ufficialmente l'Atalanta, il tecnico dovrebbe essere pronto per firmare un accordo che prevede un triennale da più di 5 milioni a stagione, ma che dovrebbero salire a 7 considerando i bonus.
Dopo aver detto di no alla Juve, il nuovo allenatore giallorosso verrà accompagnato a visitare Trigoria da Ranieri, deus ex machina di questa operazione, come scrive la Gazzetta dello Sport. E lunedì 2 giugno i Friedkin presenteranno ai tifosi Gasperini, che inizierà quindi la sua era alla Roma.