Milan, la contestazione: da Ibra a Cardinale, tifosi contro tutti. E per Italiano si fa dura
Giornata campale a Casa Milan, davanti alla quale si sono radunati i tifosi per contestare la società, prendendo di mira tutti i vertici chiedendone le dimissioni. E nel frattempo la società è alle prese con il nodo allenatore: il Bologna mette i bas

Il Milan chiude mestamente la propria stagione, e la Supercoppa italiana vinta a gennaio non basta a salvare un 2024/2025 estremamente deludente e che ha reso più ampio il divario che separa i vertici del club dalla propria tifoseria. Quest'ultima si è radunata oggi davanti a Casa Milan per contestare la società, mentre proseguono i contatti e i lavori per il successore di Conceiçao. E non è detto possa essere Italiano.
I tifosi contro il Milan, la contestazione e il comunicato della Curva
Mentre la casella per il direttore sportivo è stata finalmente coperta, con l'ufficialità di Igli Tare, i sostenitori rossoneri vogliono un repulisti delle figure apicali. In uno striscione ben visibile e in testa ai circa 3.000 tifosi contestanti c'era infatti scritto: "Ibra, Furlani e Scaroni, vogliamo le dimissioni, non servono le spiegazioni, voi dovete andarvene".
Nel frattempo la Curva Sud ha diramato un comunicato mettendo alla sbarra il club:
"Questa é la risposta più bella che i milanisti potessero dare: dobbiamo dare un segnale forte. Non esiste curva, club, rosso, arancio: esistono i milanisti e il milanismo. Cioè tutto ciò che qui in sede si sono dimenticati da un pezzo. Le cose da dire sono tante. Torniamo in questa piazza dopo tre anni dallo Scudetto più bello di sempre. Torniamo in questa piazza aver celebrato il ritorno in Champions assieme a Paolo Maldini. L’estate scorsa hanno voluto fare di testa loro, con arroganza, non ascoltando le parole della piazza, che voleva un profilo forte come Conte. Si sono accontentati di gente di basso profilo, mediocre, rinnegando la campagna acquisti a gennaio. Hanno abbandonato due allenatori al loro destino. Fonseca esonerato dai giornalisti fuori dallo stadio".
Tutti i colpevoli del flop Milan secondo la Curva Sud
Sul banco degli imputati vengono piazzati tutti, ognuno con le proprie colpe:
"I principali colpevoli di questo scempio sono: Paul Singer, arrivato come salvatore della patria e speculando sul Milan; Gerry Cardinale, che ha utilizzato il Milan per scopi commerciali dimenticando che qua siamo a Milano e non a New York; Giorgio Furlani, ottimo ragioniere ma totalmente inadeguato per guidare il gruppo di lavoro. A lui dobbiamo i ringraziamenti per averci riportato fuori dall’Europa; Paolo Scaroni, da anni al Milan con l’unico obbiettivo dello stadio ancora fermo al punto di partenza. Deriso a ogni uscita pubblica. Non vale un millesimo di chi l’ha preceduto; Ibra big boss, tanto amato da calciatore tanto inadeguato da consulente esterno. Colpevole del disastro Milan futuro; Moncada che, fatta eccezione per qualche acquisto, ha inanellato diverse scelte ineguagliabili".
Infine l'attacco conclusivo:
"Nonostante certi personaggi, nonostante certe prestazioni vergognose, abbiamo sempre incitato il nostro Milan. Oggi é tempo di bilanci e se i conti societari sono in ottima forma l’umore di questa piazza non é mai stato così nero. Occorre rifondare seriamente. La vostra scelta più saggia sarebbe quella di vendere e farvi da parte, ma sappiamo bene che non sono operazioni che si chiudono e dall’oggi al domani.
L’opzione più rapida é quella di lasciare il vostro posto al più presto a gente del mestiere, magari anche milanista. Siete riusciti a trasformare uno degli stadi più belli d’Europa in uno silenzioso, trovando clienti e turisti da spennare. Avete ucciso la passione di milione dei tifosi, avete annientato il milanismo per il fatturato. Oggi i tifosi del Milan, qui presenti o in tutto il mondo, vi presentano il conto. Pagate e andatene via il prima possibile. Non vi lasceremo distruggere ancora una volta il nostro Milan”.
Mercato con tanti esuberi in vista?
La contestazione proseguirà anche nella non certo fondamentale Milan-Monza, ultima partita di campionato tra due compagini che hanno avuto in comune gli anni rampanti di Berlusconi, per poi vivere un periodo di declino. Ed è tempo di pensare al mercato, con diversi esuberi potenziali (da Alex Jimenez a Luka Jovic, passando per le tentazioni estere per Leao, Reijnders, dato per sacrificabile, e Maignan) e altri sicuri, come Kyle Walker, Tammy Abraham, Riccardo Sottil e Joao Felix, che torneranno dai rispettivi prestiti.
Il Bologna vuole blindare Italiano, il Milan vuole provarci
E soprattutto c'è la questione del prossimo tecnico. Una delle piste di cui si parla maggiormente conduce a Vincenzo Italiano, proprio colui che ha condotto il Bologna a battere il Milan nella finale di Coppa Italia. Secondo Tuttomercatoweb però lunedì l'allenatore ex Fiorentina e il club felsineo si incontreranno per discutere di un rinnovo sino al 2028 adeguando lo stipendio a 3 milioni di euro stagionali più i bonus.
Italiano, da quanto si vocifera, sarebbe il nome su cui il Milan punterebbe di più per la prossima stagione, ma l'ultima parola spetta alla volontà del tecnico se accettare o meno la proposta del Bologna. In caso di risposta affermativa, da via Aldo Rossi filtrerebbe il piano B, ovvero il cavallo di ritorno Massimiliano Allegri, dato però per eventuale successore di Conte al Napoli. Terza ipotesi, infine, quella di Roberto De Zerbi.