Quella a Marassi contro il Genoa di venerdì sarà l’ultima volta sulla panchina del Bologna per Thiago Motta. Il tecnico brasiliano ha preso la sua decisione e non intende tornare indietro. Domani parlerà con il presidente del club rossoblù Saputo e annuncerà il suo addio, che sarà a prova di..tentazioni.
Il presidente del Bologna proverà a far cambiare idea all’allenatore che ha scritto la storia riportando il club in Champions dopo 60 anni, porterà come argomentazioni un piano triennale che preveda investimenti da 100 milioni, la volontà di trattenere Calafiori e magari anche maggior “mobilità” per il tecnico sul mercato ma la sensazione è che si arriverà alla separazione. Va anche ricordata la frase di Saelemaekers nel post gara: “Mister, grazie di tutto ciò che hai fatto per noi, è stato davvero incredibile”. Un indizio abbastanza chiaro.
La Juventus non è però l’unico club che sta corteggiando Thiago Motta, anche in Premier sono solleticati dall’idea di ingaggiarlo ma la sfida di riportare i bianconeri ai vertici è quella che stuzzicherebbe di più l’ex centrocampista di Genoa e Inter, pronto a dire sì al triennale che intende proporgli Giuntoli.
Prima del trienno dell’Allegri-bis, che ha portato in bacheca solo una coppa Italia, la Juve aveva già provato la strada del calcio-spettacolo, prima con Sarri e poi con Pirlo, entrambi esonerati dopo un solo anno ma l’impressione è che con Thiago Motta non si possa arrivare ad un epilogo simile. Pirlo era arrivato sulla panchina bianconera senza alcuna esperienza nè in A nè in B, Sarri veniva dall’Europa League vinta col Chelsea e dai tre anni napoletani ricchi di applausi ma senza alcun trofeo e i suoi modi non furono mai accettati dallo spogliatoio. Thiago Motta è cresciuto in questi anni, è maturo per una big e ha l’eleganza e lo stile che ne fanno “uno da Juventus”. Inoltre ha dimostrato di saper giocar bene e vincere anche senza stelle di prima grandezza.
Ad Allegri la società quest’anno aveva chiesto di riportare la squadra in Champions e possibilmente di vincere la coppa Italia (obiettivo centrato a prescindere dal burrascoso divorzio) ma cosa chiederà a Motta? Improbabile che pretenda di tornare subito a dominare in Italia, ma verrà chiesto di onorare al massimo la Champions cercando di arrivare almeno ai quarti e in campionato di essere tra le prime, senza sparire subito dalla lotta-scudetto come è accaduto in questi anni. Poi si concorderanno le mosse di mercato. L’era Motta sta per partire.
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