In un mese è diventato già un leader a Napoli: da quando Buongiorno è entrato in squadra gli azzurri non hanno più perso ed hanno scalato la classifica. Il difensore si racconta ad Azzurro tv e parla della sua giovinezza.
Il giocatore ricorda: “A sei anni la prima esperienza che ho fatto è stata in porta, ma mia mamma aveva paura che prendessi freddo. Così ho iniziato a giocare in difesa e non ho più smesso”. Laureato in Economia Aziendale, grazie alle ore passate sui libri riesce oggi a leggere prima anche quanto sta per accadere sul terreno di gioco: “Sono sempre andato bene a scuola, ho sempre reputato che studiare ti apra la mente e ti aiuti sia nella vita sia nel calcio. Al liceo a volte studiavo fino alle tre di notte e la mattina arrivavo mezzora prima a scuola per farmi interrogare dai professori perché nel pomeriggio dovevo allenarmi. Mi sono diplomato e ho deciso di continuare a studiare, prima con la triennale e poi con la magistrale in management dello sport. Ho notato la differenza abissale anche nella velocità di pensiero in campo nei periodi in cui studio rispetto a quando non studio”.
Diventare un calciatore è stato un sogno diventato realtà: “Ho sempre fatto gli album delle figurine, i miei nonni me le compravano. Quando ho trovato la mia figurina e l’ho attaccata è stata una bellissima emozione. Quando sei piccolo vedi i giocatori sull’album come degli eroi, speri di arrivare anche tu un giorno sull’album”.
Il rapporto con Spalletti
Anche in Nazionale si sta conquistando la fiducia di Spalletti: “È un momento altissimo della mia carriera, rappresentare la maglia azzurra è un onere e un onore. Da bambino guardavo la Nazionale sperando nel profondo del mio cuore di arrivarci a giocare un giorno”. E quel giorno è arrivato il 18 giugno 2023, nella finalina di Nations League con i Paesi Bassi: “Mi trovavo in vacanza in Spagna. Il giorno prima di ricevere la chiamata ho fatto uno scherzo ai miei amici dicendo che mi avevano convocato e che dovevo andarmene. È successo davvero. Ho preso l’aereo e ho raggiunto i compagni in Olanda. Mister Mancini mi ha provato tra i titolari prima della finale per il 3° posto, poi nello spogliatoio ha letto la formazione ed ero nell’undici di partenza. Con Luciano Spalletti ho un bellissimo rapporto, ci sentiamo spesso anche al telefono. È una persona che ti fa crescere molto, non solo dal punto di vista tecnico ma anche da quello umano. Con lui sto migliorando e spero di continuare a farlo…”.
La Juventus prepara la trasferta di Verona dopo il successo contro l'Inter e il pareggio…
Un altro duro colpo per l'allenatore che perde un titolare per il big match di…
In vista del GP di Baku, dai piloti Ferrari trapela ottimismo e fiducia. Anche da…
I due club sono pronti ad avanzare una proposta per l'acquisto di San Siro. Adesso,…
Amaro ritorno in campo per “Martello” dopo l’infortunio. L’azzurro cade, infatti, al primo turno del…
L'esordio di Jamie Vardy porta con sé brutte notizie per la Cremonese e per chi…