Come se l’è cavata ieri sera alla Dacia Arena l’arbitro Piccinini in Udinese-Inter. Il fischietto di Forlì ha fatto discutere per il rigore assegnato ai nerazzurri per la dinamica che in altre circostanze è stata sanzionata diversamente con l’intervento a pugni chiusi del portiere sull’attaccante.
A fare chiarezza è Luca Marelli. L’esperto di Dazn parte dal gol annullato: “Check piuttosto complesso, effettivamente c’era un tocco di braccio di Kristensen con il braccio destro, che era però molto vicino al corpo e in posizione naturale. C’era poi la posizione di fuorigioco di Carlos Augusto, che era fuori quanto meno con la gamba sinistra”. Marelli promuove l’arbitro anche per il rigore: “Lo ha detto anche Cioffi che è stata un’uscita avventata di Okoye, oggi però c’era una differenza con gli altri casi: il pallone il portiere dell’Udinese non lo vede mai. Questo è uno di quei rigori che vengono valutati in campo, se Piccinini non avesse fischiato il VAR non sarebbe intervenuto. Thuram salta da fermo e Okoye gli va addosso: l’intensità non è da VAR, è un rigore che comunque ci sta perché Okoye non vede mai il pallone».
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