Si sofferma sul futuro di Pioli Tancredi Palmeri nel suo editoriale per Sportitalia.com. Questi i passaggi principali
Mi risulta che da mesi il Milan abbia deciso di cambiare, che ci siano vari nomi sul tavolo, che non sia ancora stata presa una decisione definitiva, che i contatti con Conte al momento non siano stati fruttiferi, che Thiago Motta sia stato solo vagliato (avvantaggiando la Juventus), che l’opzione allenatore straniero da altro campionato sia viva, che però la situazione sia in divenire, e solo una vittoria dell’Europa League possa spingere una rimonta disperata per Pioli. Però è innegabile che da gennaio ad oggi il Milan ha cambiato marcia e adesso è anche seconda con slancio.la stagione è assolutamente in divenire. Se è così allora, perché il giudizio del mondo Milan, dei tifosi normali o eccellenti, dei critici, è così spietato su Pioli?
Per carità i motivi di critica ci sono, ma così è ingiusto e ingeneroso. In un colpo solo vengono buttate nell’immondizia tutte le belle cose fatte in passato, e negato il percorso di crescita. Perché allora trattare Pioli come un usurpatore del posto in panchina, con il mondo Milan che arriva facilmente al dileggio? Pioli ha ancora il diritto di giocarsi le sue carte per rimanere, così come per carità Cardinale ha il diritto di cambiare qualora lo reputi opportuno. Di fondo, c’è che il mondo Milan dei tifosi non perdona a Pioli i 5 derby persi consecutivi ma giudicare con il dente avvelenato dei 5 derby sarebbe ingiusto nei confronti di Pioli, e nei confronti del Milan.
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