E’ bastata la prima (brutta) sconfitta della Juventus – massacrata dal City al Mondiale per club – per far scattare le prime critiche. L’annunciato anno della rivoluzione non sembra partire benissimo, dai problemi sul mercato all’organico societario ancora da completare. Molti dubbi li ha anche Fabio Ravezzani che attacca sui social.
Scrive su X/twitter il direttore di Telelombardia: “Provo a spiegare cosa non mi convince della Juve. Dopo una stagione negativa si tende a cambiare in meglio. Invece arriva dirigente digiuno di calcio italiano e senza grandi successi. Conferma allenatore non di prima fascia. Si annuncia mercato di opportunità stile Moneyball”
Fioccano i commenti sul web: “Ma la vera domanda è..al signor Elkann interessa veramente tornare ad essere competitivi oppure no ???” e poi: “L’anno scorso con il dirigente con esperienza nel calcio italiano è stato un disastro sotto tutti gli aspetti. Con esperienza o meno nel nostro campionato bisogna prendere persone competenti. Non so se Comolli lo è, ma lasciamolo lavorare prima di sparare sentenze” e anche: “Poteva essere preso Massara come DS ed è stato scartato, poteva tornare Tognozzi come capo scout ed è stato ignorato. Sembra quasi che si faccia apposta a sposare la mediocrità e se questo accade con qualunque dirigenza, staff tecnico o rosa, qualcosa vorrà pur dire”.
C’è chi scrive: “La Juventus ormai pensa solo ai soldi nelle proprie tasche. L’Inter pensa a vincere per pagare i debiti” e anche: “Questa è la realtà purtroppo. Gestione Elkann fallimentare non so se volutamente…ma i dati parlano di incapacità sportiva. Temo che per tornare vincenti servirebbe una nuova proprietà”, oppure: “La sensazione è abbastanza chiara. Le idee nella Juve ancora no. Non si capisce quale sia il reale obiettivo. Costruire una squadra vincente nel lungo periodo? Nel breve? Sistemare i conti? Aspettare di fare quadrare tutto per poi vendere?”
Il web è scatenato: “Al momento le uniche due trattative confermate da tutti sono Sancho e J. David. Le opportunità stile Moneyball al momento non sembrano nei programmi” e ancora: “Il problema è assumersi la responsabilità delle scelte, senza lasciarsi influenzare da un ambiente tossico come quello della Juve. In cinque anni cambi quattro allenatori: Sarri, Pirlo, Allegri, Motta, Tudor. Come si fa a costruire un percorso?” e infine: “La Juve ha un solo problema che genera a cascata tutti gli altri: John E. (P.S.: la Ferrari ha il medesimo problema)”.
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