In molti si erano stupiti al momento di leggere le designazioni arbitrali nel leggere il nome di Feliciani per Genoa-Inter. Il fischietto abruzzese ha alle spalle solo due stagioni in serie A e non ha grandi esperienze di big-match, basti pensare che ieri è stata la sua prima volta con l’Inter in campo ma come se l’è cavata a Marassi?
Ad analizzare la prova del fischietto abruzzese è Gianpaolo Calvarese. L’ex arbitro dice su Tuttosport: “Porta a casa la partita azzeccando le decisioni importanti solo grazie al Var Di Paolo. Feliciani se la cava bene a livello tecnico fuori dalle due aree con una soglia uniforme, concedendo bei vantaggi. Serve l’aiuto della tecnologia però in due occasioni. La prima nel primo tempo: inizialmente l’arbitro assegna dal campo il calcio di rigore in favore dell’Inter dopo un contatto Badelj-Thuram, ma in seguito a Ofr rivede la sua decisione invertendo il provvedimento. La dinamica è abbastanza chiara: il difensore del Genoa è più lesto ad arrivare sul pallone, ed è Thuram a calciargli il piede, commettendo fallo”
“Il secondo si verifica nei minuti di recupero del secondo tempo, col fallo di mano di Bisseck non colto in campo e poi ravvisato al monitor. Anche qui decisione giusta: è vero che Bisseck vuole colpire di testa, ma il braccio è davvero alto (finisce addirittura sopra le spalle, e impatta lì). Giuste le decisioni dal punto di vista disciplinare: ammoniti correttamente Mkhitaryan, Gollini e Asllani, e anche i due allenatori, a riprova della linea dura voluta da Rocchi per quanto riguarda le proteste”.
Poi tocca a Luca Marelli. Il talent arbitrale di Dazn dice: “Partita non facilissima per Feliciani, che ha concluso con 32 falli fischiati. Nel secondo tempo è salito il livello agonistico ed è stata tenuta abbastanza bene a livello tecnico, nelle decisioni qualcosa da rivedere”. Poi spiega sul rigore negato dal Var: “Badelj arriva prima sul pallone è anzi Thuram che calcia sul piede sinistro dell’avversario: non c’è rigore e deve essere invertito il fallo con una punizione per il Genoa”. Poi sull’ammonizione di Inzaghi dice: “Inzaghi era stato già ripreso in occasione del primo gol, al secondo richiamo c’è stata l’ammonizione, corretta a mio avviso perchè c’è stata una stretta sulle proteste”. Infine sul rigore del pari conclude: “Il calcio di rigore assegnato, sempre con OFR, per un tocco di braccio di Bisseck era sfuggito a Feliciani. Il tocco è molto evidente, il giocatore ha sfiorato il pallone con la testa e si può pensare all’autogiocata, ma non conta nulla: il braccio è molto largo e aumenta il volte corporeo. Anche se ci fosse stato colpo di testa, non sarebbe stata autogiocata.”
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