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Napoli, Roma, Juventus e calcio italiano: Allegri a ruota libera al Club

21/03/2021 23:25

Napoli, Roma, Juventus e calcio italiano: Allegri a ruota libera al Club  |  Sport e Vai

Ospite d'eccezione, Massimiliano Allegri è la punta di diamante del Club, la trasmissione post partita di Sky che chiude la giornata calcistica. L'ex allenatore della Juventus parla a ruota libera del futuro, del passato e della situazione attuale del calcio italiano.

Allegri e la corte di Napoli e Roma

Si parte dalle richieste, vere o presunte, di alcune squadre:

"Non so ancora niente del futuro, per me stasera è un piacere essere qui a chiacchierare di calcio. È un po' che non lo faccio, ho visto un po' di partite e quando alleno non lo faccio molto, anzi mi annoio. Mi immedesimo negli allenatori, nella gestione dei cambi. L'ultima partita vista? Bayern-Tottenham dell'anno scorso". 

Allegri e il calcio italiano

Quindi sulla situazione difficile del calcio italiano:

"Ho fatto un po' di riflessioni, in questo momento bisogna rimboccarsi le maniche per risollevare il calcio italiano. Bisogna riflettere, io sono sempre stato visto come quello che faceva da contraltare ai 'giochisti'. Non dico chi ha ragione e chi no, dico solo che bisogna avere equilibrio. Quando sento parlare di gioco da dietro, va bene tutto: la verità è che bisogna mettere di nuovo al centro il giocatore. La tattica serve perché nessun allenatore non organizza la squadra, però poi ci lamentiamo quando andiamo in Europa e affrontiamo squadre che vanno a 100 all'ora. Bisogna lavorare nei settori giovanili su tecnica e tattica individuale, la tecnica in velocità. I giocatori sono diventati uno strumento per dimostrare che gli allenatori sono bravi. Sono stato innamorato perso di Ronaldinho, ho apprezzato la partita straordinaria di Pepe contro la Juve o di Chiellini contro il Cagliari. 

Allegri e la Juve

Inevitabile un riferimento alla Juve:

"La Juventus è stata anche sfortunata, nelle due partite avrebbe meritato di passare. Faccio più un discorso globale. I giocatori bravi tecnicamente è un piacere vederli, bisogna lasciarli liberi di giocare. La partita col Benevento? Diamo i meriti a chi ha vinto. Il Benevento ha fatto una grande partita, eppure era reduce da una sconfitta in casa. Pippo Inzaghi è stato molto bravo a preparare questa partita, gliene va dato atto. Cosa mi ha detto Agnelli quando ha deciso il mio addio? C'è stata una diversità di vedute. La Juventus deve vincere, non è che deve fare bel gioco. La scelta è stata del presidente, con cui sono ancora in buoni rapporti, ed è stata una situazione naturale. Sono stati cinque anni meravigliosi, in cui si è creata una buona alchimia. Poi dopo alla fine le cose nascono e muoiono. Sono rimasto legato alla Juventus, come lo ero al Milan e al Cagliari. Non sembra, ma sono un passionale. Se tornerei alla Juve? Certo, ci tornerei. Ma Andrea sta facendo un buon lavoro. La gestione dell'imprevisto è un lavoro che non rientra da nessuna parte ed è la difficoltà più grande, anche perché dal lunedì al sabato allenare è un mestiere, ma la domenica è tutt'altra cosa". 

Allegri e il ritorno

Quindi un annuncio:

"A giugno torno. Non so ancora dove, ma torno. Mi manca vedere le gesta dei miei giocatori. Vi racconto un aneddoto. Una volta a Napoli giocavamo la semifinale di Coppa Italia, pareggiavamo 2-2 e avevamo vinto 3-1 all'andata. Mando in campo Dani Alves e gli dico che dobbiamo metterci a cinque dietro per tenere il risultato. Lui dopo 3-4 minuti viene da me e mi dice: 'Mister vado a uomo su Insigne, è l'unico che può crearci qualche problema'. Non si finisce mai di imparare dai grandi giocatori. Dopo qualche settimana ho messo lui a uomo su Neymar contro il Barcellona, perché i grandi calciatori vogliono le sfide uomo contro uomo, non vogliono sentir parlare di zona o cose del genere". 

Allegri e la Juve: parte II

Ancora sulla Juventus:

"C'è un ricambio generazionale in corso, ma non è facile ricostruire un'anima della squadra. Ci sono giovani che stanno facendo bene come Chiesa, come lo stesso Morata fino al virus. Vincendo la finale di Coppa Italia e centrando l'Europa, credo si possa parlare di una stagione positiva anche se forse poteva stare un po' più vicina all'Inter. Ma se pensiamo che nel campionato italiano i migliori sono quelli con un po' d'esperienza, non voglio dire vecchi, come Ronaldo, Ibrahimovic o Chiellini, qualche domanda occorre farsela. Adesso poi tutti chiederanno a Mancini, che sta facendo un gran lavoro, di riscattare l'uscita dalle coppe con la vittoria della nazionale all'Europeo: e non è mica facile". 


Tags: juventus napoli massimiliano allegri

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