Napoli: Nel braccio di ferro con Reina ha vinto soprattutto De Laurentiis

Mentre in città quasi tutti elogiano il cuore grande di Pepe Reina, che ieri dalla Spagna ha mandato un messaggio a Sarri e alla squadra per annunciare la volontà di rimanere al Napoli, e sottolineano come l'affetto dei tifosi sia stato decisivo con i tanti cori durante e dopo la gara con l'Atalanta, quello che emerge dal giallo che ha spaventato per una settimana i tifosi azzurri è che il vero vincitore della storia sia Aurelio De Laurentiis. Il Psg – con colpevole ritardo, a dire il vero – si era spinto ad offrire oltre 7 milioni per il cartellino di un giocatore di 35 anni a scadenza di contratto cui avrebbe garantito un ingaggio faraonico di 4 milioni+4 per il secondo anno, ma la decisione finale non poteva prenderla Reina da solo. Lo spagnolo ha ancora un contratto in essere, se il Napoli non avesse fatto muro a quest'ora Trapp avrebbe il suo vice proprio in Reina. Non che Giuntoli non abbia cercato di cautelarsi, ritornando sulla pista Rulli (offerti 24 milioni, 4 in più della prima offerta di un mese fa) ma a sbrogliare la matassa è stata proprio la ferma volontà di De Laurentiis a non voler sottostare a una sorta di “ricatto” a pochi giorni dalla fine del mercato. I rapporti tra il presidente e il portiere sono da tempo border line, la scena durante la cena di fine anno è ancora un ricordo vivo soprattutto in Reina e moglie ma Adl non ha mai pensato di dar via Reina quest'anno. Avrebbe voluto sì un portiere più giovane che potesse affiancarlo ora e sostituirlo l'anno prossimo, ha detto di no a un rinnovo biennale (ma ne ha offerto a Reina uno annuale sia pure a cifre più basse) però il coltello dalla parte del manico l'ha sempre avuto lui. Sia pur con qualche differenza, si è verificato quanto già accaduto in passato con Lavezzi e Cavani, che avrebbero voluto andar via da Napoli in anticipo rispetto a quando poi hanno detto addio ma anche in quel caso De Laurentiis ha impugnato il contratto e fatto orecchie da mercante alle lamentele e alle richieste di andar via dei due attaccanti. Cedendoli solo dopo il versamento della clausola rescissoria (entrambi al Psg) e solo quando sapeva come sostituirli. Nel caso di Reina (e c'è sempre il Psg in mezzo) l'offerta è arrivata fuori tempo massimo e De Laurentiis ha tenuto duro. Per far capire a tutti, anche al leader maximo Reina, chi è che comanda.

Stefano Grandi