"Io non ho il dna della Juventus. Ho imparato che il dna della Juventus è LAVORO SACRIFICIO SFORZO UNIONE FAMIGLIA. Questo è quello che mi hanno insegnato da quando sono arrivato nel 1996. E per me il dna della Juventus è quello". Queste parole dette a fine partita, il suo atteggiamento in panchina e la rimonta in pieno stile #finoallafine hanno permesso a Paolo Montero di diventare subito un idolo dei tifosi della Juventus nonostante a grande paura a Bologna. L'uruguaiano, che ha sostituito l'esonerato Allegri, ha impiegato due giorni per tornare nei cuori dei fan dopo il suo passato da giocatore.

La grande notte di Montero

Al Dall'Ara era cominciata malissimo: due gol presi in dieci minuti, poi la rete del 3-0 che sembrava aver messo in ghiaccio la partita per il Bologna prima della clamorosa rimonta finale. Montero ha assistito con partecipazione emotiva e gestuale al ribaltone, ha sfiorato anche la vittoria e negli spogliatoi ha reso omaggio a quello che con ogni probabilità sarà il suo erede sulla panchina bianconera, ovvero Thiago Motta.

Le parole di Montero su Thiago Motta

Per l'italo-brasiliano una dedica al miele da parte di Montero: "Thiago Motta è un grande uomo, oggi ha dimostrato perché è arrivato alla Champions e soprattutto come ci è arrivato, per come gioca, sul podio dei migliori, è un piacere vederli giocare...".

Il popolo bianconero è già pazzo di Montero

Fioccano i commenti sul web: "sono felicissimo per Montero: non si meritava una disfatta simile per colpe non sue, per il resto, una partita con poca importanza. Adesso il Pigna vince con il Monza in casa e saremo ancora più felici" e poi: "La partita di ieri sera potremmo definirla come la partita della liberazione. Il goal di Yldiz sancisce la fine di questo lungo e brutto sogno dal quale ci siamo svegliati. Avevo perso la passione e l'entusiasmo. Bentornata JUVENTUS!" e poi: "A un certo punto Montero, capisce che bisogna cambiare, osare (tridente), e da 0-3 finisce 3-3. Anzi, nel finale rischia di vincerla! Quell'altro non lo capiva. Per lui osare significava bestemmiare...".

C'è chi scrive: "Dentro la Juve voglio persone come Montero" e poi: "Eppure Allegri mi aveva assicurato che il DNA Juve è difendersi per 90 minuti, sacrificarsi in difesa 90 minuti, soffrire nella propria area 90 minuti" e anche: "Per ogni giocatore, uomo che entra alla Continassa, propongo un corso di juventinita’ condotto dal maestro" oppure: "Mi mancava questo modo di esultare, mi ricorda Conte...Ci vorrebbero più esempi di juventinità come Montero alla Juventus: mancano da troppo tempo. Gente che interrompe la prima riunione pre partita perché troppo emozionato... Montero juventino vero, sono felice per lui"

Il popolo juventino è scatenato: "Contento per Montero, GOBBO VERO. La sua esultanza, dopo il gol del pareggio, dice tutto sulla juventinita' di questo ragazzo. Grande Pigna" e poi: "Bell'impatto emotivo in questa epoca un po' magra, vedere colui che è stato da giocatore semplicemente un idolo sulla panchina della tua squadra del cuore, anche solo per 90 minuti. Montero appartiene ad una generazione di calciatori che amo come fossero fratelli" e infine: "Se userà queste 2 settimane per spiegare ai ragazzi che rimarranno che cos'è la Juve e che cos'è quella maglia, raccontando aneddoti dei suoi tempi, lo riterrò uno dei migliori trainer che abbiamo avuto".

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