Juventus: Vlahovic e Di Maria al top in Qatar e i tifosi si infuriano

Avrebbero dovuto essere due dei protagonisti della Juventus e invece, per motivi diversi ma in modo simile, Dusan Vlahovic e Angel Di Maria hanno disatteso le aspettative. I due fuoriclasse bianconeri si sono fermati varie volte per infortunio, salvo poi essere subito al centro delle rispettive selezioni appena messo piede in Qatar. I tifosi non hanno preso affatto bene la cosa, accusando i due di non tenere alla maglia e di preoccuparsi solo della nazionale. Ma è davvero così? 

Dusan Vlahovic e quella pubalgia che non vuole andarsene 

Le trasferte di Lecce e di Verona, il Derby d'Italia con l'Inter e il big match prima della pausa mondiale contro la Lazio. Queste le gare saltate da Vlahovic, ovvero le ultime quattro di Serie A prima della sosta, a cui si somma il match di Champions League contro il PSG. Prima dell'infortunio nella gara con l'Empoli del 21 ottobre scorso, l'attaccante serbo è stato uno dei più utilizzati da Max Allegri, nonchè tra i più in forma con 6 reti e 1 assist. Il mister livornese in più di un'occasione ha rimarcato quanto il giocatore stesse stringendo i denti e corresse sopra a una fastidiosa pubalgia. Una noia che chi ha giocato a pallone conosce bene e per cui Vlahovic, a quanto sembra, ha subito in estate un'operazione per ridurre il problema. 

Con un mondiale alle porte, era più che lecito pensare che diversi giocatori avrebbero fatto di tutto pur di non correre il rischio di saltare la trasferta in Qatar (come, sempre in casa Juve, ha fatto Paul Pogba senza successo). Ciò che lascia perplessi molti tifosi della Vecchia Signora è lo stato di forma con cui Vlahovic è sceso in campo nell'amichevole col Bahrein, in cui ha segnato 1 gol e ha fornito 2 assist. Si spera che, per lo meno, il centravanti della Juve abbia finalmente superato i propri problemi fisici e possa tornare dal Qatar più forte di prima.

Di Maria: sei mesi per "salvare" la stagione

Discorso leggermente diverso per El Fideo. Arrivato con un contratto annuale dopo una lunghissima ed estenuante trattativa, l'argentino ha incantato alla prima in campionato: primo gol della stagione bianconera e assist al bacio per Vlahovic. Subito dopo, però, lo stop per un noia muscolare alla coscia e l'inizio di un lungo calvario: 10 presenze in totale, quasi tutte da subentrato giocando spezzoni di partita, e numerosi altri problemi muscolari. E se a essi aggiungiamo la squalifica di due giornate per la "gomitata" a Izzo del Monza, il quadro è ben chiaro. Bottino totale: 4 assist e 1 gol. Per 7,5 milioni netti, un po' poco. Soprattutto per un giocatore come lui.

Come il collega serbo, anche Di Maria è sembrato rinato appena atterrato in Qatar: due gol e un assist nell'amichevole contro gli Emirati Arabi Uniti. Se tuttavia per Vlahovic il futuro vede bianconero per ancora molto tempo, salvo clamorosi scossoni, per El Fideo la "scadenza" è molto più vicina. Sarà, quindi, fondamentale per lui giocare gli ultimi sei mesi a Torino con la stessa intensità con cui veste la maglia dell'albiceleste, se non vorrà lasciare nei tifosi juventini un pessimo ricordo di sè.

Filip Kostic e il paradigma di chi, alla Juventus, non si risparmia mai

Arrivato relativamente in punta di piedi e protagonista di un avvio di stagione non esattamente esaltante, Filip Kostic, compatriota di Vlahovic, ha pian piano preso possesso della corsia mancina della Juventus, imponendosi come imprescindibile nello scacchiere di Allegri: 6 assist e 1 gol in 21 presenze e tanta, tantissima sostanza. 

Premiato come miglior giocatore del mese di Novembre, il motorino serbo ha fatto chiaramente intendere cosa vogliano dire abnegazione e lotta per la causa bianconera: mai una parola fuori posto, disponibilità e polmoni per tre. E se riuscirà a essere d'esempio per qualche suo compagno di squadra, acquisterà ulteriore valore.

A cura di Roberto Ciucci