14/11/2022 15:37
Con il ritorno in pompa magna di Romelu Lukaku durante l’ultima sessione di calciomercato estivo sembrava che l’avventura all’Inter di Edin Dzeko fosse definitivamente compromessa. A 36 anni compiuti, l’attaccante bosniaco si era ritrovato di colpo in una prigione dorata, “condannato” dai 4 milioni di stipendio a vestire i panni di riserva di lusso. In pochi mesi, invece, Dzeko si è ritagliato un ruolo ancor più importante della passata stagione, tanto da convincere Beppe Marotta e la società a discutere il rinnovo del contratto.
E’ di stamattina l’intervista concessa da Beppe Marotta alla trasmissione Radio Anch’io Sport, su Radio RadioUno. Tra le altre cose, l’ad nerazzurro ha aperto al rinnovo di Edin Dzeko:
Lo merita, è un grande professionista, attaccato alla maglia e come tanti vecchietti in giro ha il vizio del gol. Al momento opportuno avvieremo i contatti: il nostro desiderio è quello.
Chiaramente non si tratterebbe di un rinnovo al rialzo, quanto piuttosto di un prolungamento spalmato dell’attuale contratto, in scadenza a giugno 2023.
Quando c’è Dzeko l’Inter gioca meglio. Lo dicono i numeri, di quest’anno (9 gol e 4 assist in 21 partite) e dello scorso, e lo dice il campo: le caratteristiche del bosniaco sono uniche e, nonostante qualche passaggio a vuoto anche nell’arco dei 90 minuti (un limite non dovuto all’età, però: lo ha sempre avuto), la visione di gioco di Dzeko gli permette di agire non solo da terminale offensivo, ma anche da regista avanzato dando così un’opzione in più ai centrocampisti. Se quando c’è Lukaku la squadra si appoggia al belga cercando una sponda o, al massimo, uno scambio nello stretto con Lautaro Martinez, in Dzeko i compagni vedono un punto di riferimento tanto dal punto di vista del carisma quanto da quello delle giocate. In un certo senso il Cigno di Sarajevo ha saputo sopperire anche alla mancanza di Brozovic, dando modo a Simone Inzaghi di schierare una squadra ancora più offensiva arretrando in regia Calhanoglu e inserendo come mezz'ala Mkhitaryan.
Non bisogna poi dimenticare quanto sia stato fin qui travagliato il secondo atto di Big Rom in nerazzurro: condizionato dagli infortuni e dagli incombenti Mondiali (al contrario di Dzeko che non si è qualificato con la Bosnia), Lukaku ha giocato appena 5 partite e il suo riscatto è al momento un’utopia. Privarsi a giugno di entrambi i centravanti lascerebbe un vuoto in rosa difficilmente colmabile se non con ingenti esborsi, e il fatto che i nerazzurri siano stati più volte accostati a Marcus Thuram lascia intendere per Dzeko un possibile ruolo di chioccia nell’immediato futuro.
Leggendo del rinnovo di Dzeko i tifosi dell’Inter vivranno sicuramente un déjà vu: neanche un anno fa, infatti, si parlava negli stessi termini e con gli stessi dubbi del futuro di Ivan Perisic. La telenovela tra il club e l’esterno croato si risolse col passaggio del giocatore al Tottenham di Antonio Conte, nonostante l’ultima, allettante (o disperata?) offerta di 5 milioni più bonus dell’Inter. Che nel frattempo comunque si era mossa bene, tutelandosi con l’acquisto di Gosens dall’Atalanta nella finestra invernale di calciomercato e riscoprendo un Dimarco che non ha nulla da invidiare ai colleghi sopracitati. Al momento non sembra che in attacco ci sia la stessa progettualità, anche se, non dimentichiamolo, mancano ancora quasi due mesi all’apertura del calciomercato invernale.