Coi tifosi torna il razzismo negli stadi, è polemica per due casi

Dopo un anno e mezzo di partite a porte chiuse i tifosi hanno fatto finalmente ritorno negli stadi di serie A, seppur a capienza ridotta. Col ritorno del pubblico, però, sono ricominciate anche le odiose, antiche, insopportabili "abitudini". Due, in particolare, i casi spinosi che hanno segnato la quarta giornata del massimo campionato: in entrambi c'entra il razzismo.

Insulti razzisti a Maignan in Juve-Milan

Un video che documenta insulti razzisti al portiere del Milan Maignan durante il riscaldamento sul campo della Juventus è già diventato virale sul web.  “Ha fatto più Twitter sgamando il tizio degli insulti a Maignan che i club che in teoria hanno pure nominativo e posto allo stadio”, è il commento ironico - ma amaro - di un utente. “Facciamo come in Inghilterra e diamo il Daspo a vita a chi non sa comportarsi e pubblica video allo stadio in cui si mostra fieramente razzista o vogliamo far finta di nulla?”, la proposta di un altro.

Cori sul Vesuvio in Udinese-Napoli

Sconcerto e indignazione anche per i "soliti" cori sul Vesuvio intonati addirittura con orgoglio dai sostenitori dell'Udinese durante il match contro il Napoli. Anche Spalletti ha ricevuto la sua bella dose di insulti. “Ancora una volta commentiamo l’ignoranza di pseudo tifosi che inneggiano al Vesuvio, dal lato bianconero Udinese-Napoli è stato solo questo”, è il commento rabbioso di un tifoso partenopeo. “Saluti ai civili tifosi che hanno fatto cori contro il Vesuvio. Perdenti sul campo e nella vita in generale”, un altro post. E anche una tifosa della Juve si associa: “Con questi cori inneggianti il Vesuvio bisognerebbe finirla. Ci vorrebbero delle leggi severe per questi idioti. Così facendo, il primo che si permetterà di aprire bocca… tac! Punito. Proprio per dare l’esempio a centinaia di altri ebeti e imbecilli come lui”.