Bargiggia punge due tecnici: Uno è nel Medioevo, l'altro tra i Talebani

Nei commenti del lunedì sul suo sito ufficiale, Paolo Bargiggia si sofferma in particolare sulla situazione piuttosto difficile di Massimiliano Allegri e Maurizio Sarri. È ai due tecnici "top", gli ultimi due tra quelli ai nastri di partenza della serie A ad aver vinto lo scudetto, che il vulcanico giornalista dedica i suoi pensieri pungenti.

Bargiggia e il Medioevo di Allegri

Si parte dal 'Medioevo' di Allegri. Ecco uno stralcio delle riflessioni del giornalista e conduttore:

"Di nuovo senza vittorie. Quattro giornate, due punti fatti, nessuna vittoria. Una statistica che, sotto la Mole, non si vedeva da 60 anni. In breve, ecco la Juve dell’Allegri bis: svuotata, senza idee, senza gioco. È un altro flop, l’ennesimo di questi ultimi tre anni. Un’altra scelta sbagliata del presidente Agnelli...Sul banco degli imputati ora, inevitabilmente, c’è Max Allegri. Innanzitutto a causa del (non) gioco di una Juve senza capo né coda, in grado di far male all’avversario solo se quest’ultimo sbaglia. Ma ciò che fa arrabbiare del tecnico livornese è l’atteggiamento post match. E le parole in conferenza: 'Ho sbagliato i cambi. Avrei dovuto mettere gente più difensiva'. Parole, queste del mister, che fanno davvero male al tifoso juventino. Max voleva semplicemente difendere un risicato vantaggio. Un allenatore che non parla mai di gioco, di moduli (anzi, si infastidisce a sentirne parlare), di schieramento offensivo, di movimenti con e senza palla. Con questi presupposti non poteva esserci risultato diverso. E dopo quattro giornate di campionato, con appena due punti in cascina, possiamo dirlo: è il fallimento del calcio di Allegri".

Bargiggia e i Talebani del Sarrismo

Quindi le riflessioni si spostano su Sarri, attraverso un articolo introdotto da un caustico commento su Twitter:

"Fa quasi tenerezza vedere i talebani del Sarrismo rifugiarsi dietro all'alibi del mancato arrivo di certi giocatori...Tra questi, anche qualche direttore dall'ego ipertrofico".

Ecco l'articolo: 

"Non un bel periodo per Maurizio Sarri sulla panchina biancoceleste. La sua Lazio infatti non vince da ben tre gare. Parzialmente giustificata la sconfitta di San Siro, meno quella in Turchia, decisamente meno il pareggio contro il nuovo Cagliari targato Mazzarri. E ora Sarri è in discussione. I problemi evidenziati dai capitolini contro il Milan e conto il Galatasaray sono tornati completamente a galla nel match di ieri. Squadra con poca fantasia negli ultimi 25 metri e decisamente troppo molle dietro. Capisaldi della squadra, come Luiz Felipe ed Acerbi, non stanno rendendo al massimo. Ma è soprattutto il gioco di mister Sarri il grande assente. Al netto delle prime due gare, la velocità e le verticalizzazioni tanto care al tecnico ex Juve e Napoli, non scomparse dal manto verde. Forse ci vuole ancora tempo per vedere la Lazio di Sarri; ma di fatto, per il momento, il mister toscano sta deludendo la sponda biancoceleste della Capitale".