Atalanta, Juric e l’esonero annunciato: perché Palladino ha convinto i Percassi

La pesante sconfitta interna contro il Sassuolo cancella l’impresa di Marsiglia e segna la fine dell’avventura bergamasca di Ivan Juric. Palladino è già pronto.

Ivan Juric sulla panchina dell'Atalanta
Ivan Juric sulla panchina dell’Atalanta

Atalanta, Juric vicino all’esonero dopo il ko col Sassuolo

La clamorosa debacle casalinga contro il Sassuolo potrebbe costare carissimo a Ivan Juric. A Bergamo l’aria è rovente, nonostante il freddo di novembre: l’ex tecnico del Torino è ormai a un passo dall’esonero. Per Juric sarebbe il terzo esonero in dodici mesi, un record negativo che riflette il suo momento difficile.

Il 10 novembre 2024 fu esonerato dalla Roma dopo la sconfitta col Bologna; esattamente un anno dopo, il 10 novembre 2025, la storia sembra ripetersi all’Atalanta. Nel mezzo, l’esperienza fallimentare al Southampton, culminata con una retrocessione in Championship.

Dal trionfo col Marsiglia al tracollo col Sassuolo

Solo pochi giorni fa, Juric aveva firmato un’impresa al Velodrome in Champions League, battendo il Marsiglia. Un successo che, però, è stato rapidamente dimenticato. La disfatta interna per 0-3 contro il neopromosso Sassuolo ha fatto esplodere la crisi: tre gol subiti, nessuna reazione e un gruppo apparso confuso e distante dall’allenatore.

Anche la lite con Ademola Lookman, durante e dopo la gara, non è passata inosservata. La famiglia Percassi, di fronte al crollo di risultati e all’ennesima prova negativa, ha deciso di riflettere seriamente sul futuro del tecnico croato.

Atalanta in crisi: numeri impietosi per Juric

La classifica parla chiaro. Dopo 11 giornate di Serie A, l’Atalanta è sprofondata al 13° posto, con 13 punti frutto di appena due vittorie, sette pareggi e due sconfitte. L’ultimo successo risale al 21 settembre contro il Torino: da allora, cinque pareggi e due ko consecutivi.

Un rendimento ben lontano dagli standard del ciclo Gasperini, al quale Juric era stato chiamato a dare continuità. Ma l’ex allievo del tecnico piemontese non è riuscito a replicarne né la solidità né l’identità di gioco.

L’anno nero di Ivan Juric: da Roma a Southampton fino all’Atalanta

Per Juric il 2025 rischia di chiudersi come un anno disastroso. Dopo l’avventura fallita alla Roma, durata appena 12 partite (4 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte), il croato aveva tentato la fortuna in Premier League con il Southampton.
Il bilancio? Quattordici gare, solo 4 punti conquistati e due record negativi: peggior media punti della storia del club e retrocessione aritmetica con sette giornate d’anticipo.

Nonostante ciò, a giugno aveva accettato la sfida bergamasca, firmando un biennale con l’Atalanta. Una scommessa che, a pochi mesi di distanza, sembra già persa.

Palladino convince i Percassi: è il nuovo allenatore dell’Atalanta

Secondo le ultime indiscrezioni, i Percassi avrebbero già scelto il sostituto di Juric. In pole position c’è Raffaele Palladino, ex tecnico del Monza, pronto a rimettersi in gioco dopo le dimissioni a sorpresa da Firenze la scorsa estate.

Come riporta il Corriere di Bergamo, lunedì 10 novembre è attesa la comunicazione ufficiale dell’esonero di Juric, seguita dall’annuncio del nuovo tecnico. Palladino avrebbe convinto la dirigenza per idee di gioco moderne, capacità di valorizzare i giovani e un profilo gestionale più in linea con la filosofia atalantina.

Gli altri candidati: Mancini e Thiago Motta alla finestra

Dietro Palladino restano in corsa due nomi di prestigio: Roberto Mancini e Thiago Motta. Entrambi stimati dalla dirigenza, ma per ora defilati. Il primo rappresenterebbe una scelta d’esperienza e carisma, il secondo una continuità ideale col progetto tecnico iniziato da Gasperini.

Solo in caso di problemi dell’ultima ora nella trattativa con Palladino, i Percassi potrebbero riaprire il discorso con uno di loro.

La Dea volta pagina

L’era Juric sembra giunta ai titoli di coda. L’Atalanta, dopo un avvio di stagione deludente e una squadra senza identità, è pronta a ripartire con un nuovo progetto tecnico.
Raffaele Palladino appare oggi l’uomo giusto per rilanciare la Dea e riportarla a competere per l’Europa, secondo lo stile e la visione dei Percassi.

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