Inter-Lazio le scommesse di Chivu e Sarri: Dimarco e Zaccagni, si decide sulle fasce

Ruolo diverso, stesso talento: Dimarco e Zaccagni sono pronti a dare spettacolo. Chi sarà più decisivo in Inter-Lazio?

Zaccagni prova a prendersi sulle spalle la Lazio in un momento delicato
Zaccagni prova a prendersi sulle spalle la Lazio in un momento delicato

Inter-Lazio, molto più che un esterno a tutta fascia

Rispetto a qualche anno fa, nell’odierna Serie A sono sempre di più le squadre che scelgono di utilizzare moduli con una linea difensiva a tre, e con gli esterni di centrocampo – i cosiddetti “quinti” – incaricati a dare manforte in entrambe le fasi di gioco.

Tuttavia, molto spesso queste ali a tutta fascia passano molto più tempo a difendere che ad attaccare, trasformando l’idealizzato schema propositivo in una timorata difesa a 5. Ciò non vale di certo per gli esterni di Chivu e, in particolare, non vale per Federico Dimarco.

Il giocatore della Nazionale Italiana non si è mai sottratto ai propri compiti difensivi, anche se il massimo del potenziale lo dimostra nella metà campo avversaria. Già 2 gol e 3 assist per lui in Campionato, numeri non certo da difensore. Un dato in particolare mostra quanto l’ex Hellas Verona sia centrale nelle manovre offensive nerazzurre: sono 17 i tiri tentati fin qui, molti di più rispetto ai pari ruolo.

Contro gli esterni difensivi della Lazio, non sempre attentissimi, Federico potrebbe avere diverse chance per lasciare il segno, sia in ottica assist ma anche di gol. Toccherà a Maurizio Sarri l’arduo compito di ingabbiare il talento neroazzurro.

Inter-Lazio, “Capitano, mio Capitano”

Così gli alunni del professor Keating lo salutano nella scena clou de “L’Attimo Fuggente”, ringraziandolo per le lezioni di vita da lui apprese e omaggiandolo con la celebra citazione di Paul Whitman. Non è salendo sopra i seggiolini dell’Olimpico, ma esaltandosi difronte alle sue giocate, che i tifosi laziali mostrano devozione verso il loro condottiero: Mattia Zaccagni.

Arrivato a Roma nel 2022, Mattia è riuscito in poco tempo a conquistare una sfonda del Tevere, incarnando fin da subito i valori biancocelesti, primo fra tutti lo spirito di sacrificio. Oltre ad aver segnato 3 gol fin qui, a sorprendere di Zaccagni, infatti, è soprattutto l’aiuto fornito in fase difensiva, come testimoniano i 24 palloni recuperati nelle prime 10 partite di Serie A.

Abilità questa acquisita negli anni di “maturità”, e perfeziona soprattutto nel 4-3-3 di Maurizio Sarri, in cui viene chiesta particolare presenza difensiva agli esterni alti. Sono invece da sempre tiro e dribbling i marchi di fabbrica del classe ’95, che sommati ad un’ottima visione di gioco e delle accelerate fulminanti potrebbero dimostrarsi letali anche contro l’Inter.

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