Ciclismo UCI World Tour 2026, le grandi manovre: per chi correranno Pogacar, Vingegaard, Evenepoel

Da Pogacar a Vingegaard passando per Evenepoel: la stagione 2026 del ciclismo si annuncia già infocata. Ecco cosa dobbiamo aspettarci.

L’ultima lunga e intensa stagione del circuito ciclistico internazionale è ormai alle porte. Una stagione che, ancora una volta, è stata dominata in lungo e in largo da Tadej Pogacar.

Il fenomeno di Klanec ha collezionato una sterminata serie di vittorie, una più bella e importante dell’altra, dal Tour de France al Mondiale di Kigali passando per la Liegi-Bastogne-Liegi e il suo quinto Lombardia consecutivo. Come direbbero in altri sport, ingiocabile.

Pogacar, vincitore dell'ultimo Giro di Lombardia
Pogacar, vincitore dell’ultimo Giro di Lombardia

E proprio da questo piccolo ma efficace aggettivo sono già presumibilmente partite tutte le elucubrazioni dei team professionistici, impegnati in queste settimane a programmare la prossima avvincente annata di corse. Il dubbio si insinua anche nei più temerari tra i direttori sportivi, ed è ben più che legittimo: provare a spodestare il Re indiscusso del ciclismo contemporaneo, rischiando però di collezionare nuove e cocenti delusioni, o affrontare il calendario di gare in maniera diametralmente opposta, andando cioè a prepararsi al meglio per quelle corse di prima e seconda fascia che il “cannibale sloveno” deciderà di sacrificare?

Vediamo insieme quali sono i piani per il 2026, sia quelli noti che quelli supposti, delle principali squadre facenti parte dell’UCI World Tour (le Top 10 del ranking), che hanno già iniziato le grandi manovre fin dalla presentazione del prossimo Tour de France, avvenuta lo scorso 23 ottobre. Ovviamente – ma questo vale per tutte le squadre – al netto di imprevisti, infortuni e appannamenti di forma che costringono le squadre a dover “navigare a vista” nel corso di ogni stagione.

Ciclismo, UAE Team Emirates-XRG

UAE Team Emirates-XRG: Joxean Fernández Matxin, team manager del sodalizio emiratino, ha dichiarato che Pogacar sarà sicuramente al via di Tour de France e Mondiali. Oltre che di tutte le classiche che gli potrebbero consentire di stracciare qualche altro record… Lo squadrone, reduce da un’annata clamorosa (95 vittorie arrivate da ben 20 corridori diversi), non potrà contare su Ayuso, passato alla Lidl-Trek, ma punterà ancora più forte sul 21enne Isaac Del Toro, autore di una seconda parte di 2025 sensazionale, a partire dal secondo posto colto al Giro d’Italia.

Ciclismo, Team Visma

Team Visma | Lease a Bike: In casa Visma sembrano convinti: Jonas Vingegaard può ancora battere Pogacar, specialmente – per caratteristiche del percorso – al Tour de France, campo di battaglia designato anche per il prossimo anno. Confermati tutti i fedeli scudieri del danese (Jorgenson, Kuss, Van Aert, Simon Yates) ma non sono da sottovalutare le diverse uscite che rischiano di indebolire la squadra nelle corse più brevi, in particolare Kooij e Benoot, pronti a correre per la Decathlon.

Ciclismo, Lidl-Trek

Lidl-Trek: Si prova il salto di qualità. Oltre alla già ottima struttura che si basa sul totem Pedersen e sui nostri alfieri Milan e Ciccone, l’ingresso di Juan Ayuso permetterà al team di avere un ventaglio di strategie ancora più ampio per poter competere anche nelle classifiche generali delle corse a tappe più importanti.

Ciclismo, XDS Astana Team

XDS Astana Team: 1 tappa al Giro di Romandia (Lorenzo Fortunato), 1 tappa al Giro d’Italia (Christian Scaroni). Certo, anche un buon numero di vittorie nel circuito Pro Tour, però le prospettive per il futuro, con un ciclo-mercato al momento sostanzialmente fermo, non sono granchè rosee.

Ciclismo, Soudal Quick-Step

Soudal Quick-Step: Dentro Dainese, Zana e soprattutto Stuyven ma… c’è un “ma” grande come una casa, ovvero la partenza di Remco Evenepoel. Nessuna news di mercato stuzzicante, per ora, nessun nome in grado di colmare un vuoto così grande in termini di prestazioni e visibilità mediatica. Basare un’intera stagione quasi esclusivamente sulle volate di Paul Magnier e Tim Merlier non sembrerebbe essere una mossa particolarmente saggia…

Ciclismo, Red Bull-BORA

Red Bull-BORA-hansgrohe: La Red Bull torna a pensare in grande, e l’ingresso di Remco Evenepoel tra le sue fila lo testimonia inequivocabilmente. Senza dimenticare il buon vecchio Primoz Roglic, il promettente Giulio Pellizzari, ma soprattutto Florian Lipowitz, autentica rivelazione del 2025 col suo terzo posto al Tour de France, primo degli umani. Il 25enne tedesco ha già comunicato che non sarà presente al Giro d’Italia, puntando nuovamente forte sulla Grand Boucle. La squadra però non si è ancora pronunciata ufficialmente su chi, tra lui e il campione belga, sarà il capitano nella più importante corsa dell’anno.

Ciclismo, INEOS Grenadiers

INEOS Grenadiers: Le fiammate estemporanee di Arensman, Ganna ed Egan Bernal non bastano più, anche in virtù di una stagione dai troppi chiaroscuri (più scuri che chiari), mentre c’è stato solo buio per la più grande delusione dello scorso anno, ovvero Carlos Rodriguez. Forse per questo i grandi capi hanno pensato di integrare nel team il 24enne Kévin Vauquelin, bravissimo nell’ultimo Tour de France (settimo).

Ciclismo, gli altri team

Decathlon CMA CGM: Simile alla XDS Astana per gli ultimi risultati ottenuti, completamente diversa per ambizioni. Porte girevoli: fuori, tra gli altri, Vendrame, Armirail e Bennett, dentro i già citati Kooij e Benoot ma anche la scommessa Matthew Riccitello, 23enne americano proveniente dalla Israel-Premier Tech, reduce dal titolo di miglior giovane all’ultima Vuelta.

Bahrain-Victorious: Qualche tappa conquistata qua e là da Lenny Martinez, un Santiago Buitrago che sembra aver perso la sua scintilla, Pello Bilbao e Damiano Caruso sul viale del tramonto. Immobilismo sull’acquisizione di nuovi corridori, ad eccezione di Alec Segaert, 22enne belga che però non sembra poter spostare gli equilibri. Si attende un 2026 più produttivo da Antonio Tiberi. E tanta fortuna.

Alpecin-Deceuninck: Per ora solo uscite per la compagine belga, e un programma sostanzialmente immutato, ovvero contare sullo straordinario Mathieu Van der Poel, atteso protagonista di tutte le classiche del nord e non solo. E poi ancora sulle volate di Jasper Philipsen e Kaden Groves, sempre garanzie di soddisfazioni e piazzamenti.

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