Juventus, bonus finiti: ecco quanti punti servono per qualificarsi in Champions

I bianconeri non vanno oltre il pareggio contro lo Sporting Lisbona. La qualificazione per un posto agli spareggi di febbraio è in salita

Gatti e Kalulu nel match contro lo Sporting Lisbona di Champions League
Gatti e Kalulu nel match contro lo Sporting Lisbona di Champions League

 

La Juventus si gioca tutto. Dopo quattro giornate del maxi-girone di Champions League, i bianconeri sono ancora in bilico: appena tre punti in quattro partite, un bottino che lascia aperti tutti gli scenari, ma accende anche l’allarme per il nuovo allenatore Luciano Spalletti e il margine d’errore, ormai, è praticamente azzerato.

La situazione nel girone

La nuova formula Champions ha reso ogni gara decisiva: con 36 squadre e un’unica classifica, i posti che portano ai playoff (dal 9° al 24°) sono ancora tutti in ballo. La Juve, al momento, naviga nella parte medio-bassa della graduatoria, è lontana dalle posizioni che garantiscono l’accesso diretto agli ottavi ed è a poche lunghezze dalle piazze che valgono gli spareggi. Serve una svolta immediata per non vedere svanire anche l’obiettivo minimo.

Cosa serve per passare

Secondo quanto riportato dalla “Gazzetta dello Sport”, 11-12 punti potrebbero bastare per centrare i playoff, mentre per l’accesso diretto agli ottavi ne servirebbero almeno 16, una quota oggi quasi impossibile da raggiungere. Tradotto: la Juve deve vincere almeno tre delle prossime quattro partite per garantirsi il passaggio del turno senza dipendere dai risultati altrui.

Il calendario da dentro o fuori

La trasferta di Bodo del 25 novembre è la prima tappa chiave: campo sintetico, freddo polare e un avversario che in casa diventa una mina vagante. Poi il ritorno a Torino, il 10 dicembre contro il Pafos, per una sfida che rischia di valere una stagione intera.Il gran finale sarà a gennaio contro il Benfica del nemico Mourinho (sempre tra le mura amiche) e la gita fuori porta nel Principato di Monaco, due rivali dirette nella corsa playoff.

La missione dopo la sosta

La squadra di Luciano Spalletti, adesso, è attesa dal derby della Mole con il Torino, poi l’ultima sosta del 2025 per le Nazionali che permetterà all’ex CT di lavorare più tempo con i giocatori che rimaranno alla Continassa. Quello che è certo è che non c’è più tempo per i calcoli: la Juventus deve cambiare marcia, ritrovare solidità e cattiveria. Il destino europeo passa dai prossimi 90 minuti e un altro mezzo passo falso rischierebbe di trasformare la stagione in un nuovo incubo.

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