Fiorentina, conti in rosso e squadre in crisi: Commisso pronto a metterci la faccia

Un avvio shock in Serie A e tanti soldi andati in fumo. La Fiorentina continua ad attraversare un momento complicato, Commisso cambia allenatore.

Rocco Commisso, presidente della Fiorentina
Rocco Commisso, presidente della Fiorentina

 

La Fiorentina è finita in un vortice che intreccia numeri e risultati. Ultima in classifica dopo un avvio da incubo, la squadra di Stefano Pioli (a un passo dall’esonero) non decolla, mentre sul fronte societario emergono bilanci in rosso e spese record. Una miscela esplosiva che potrebbe portare a una svolta tecnica a breve.

Dalla fiducia alla frustrazione: Pioli non si dimette, ma la società riflette

Stefano Pioli, richiamato in estate per rilanciare il progetto viola, sta vivendo settimane difficili. Il rendimento della squadra è crollato: pochi gol, difesa fragile e una serie di risultati che hanno fatto scivolare la Fiorentina all’ultimo posto. Il tecnico, però, al momento non vuole dare le dimissioni e la società valuta un imminente esonero nelle prossime ore. L’ex allenatore di Milan e Al Nassr, infatti, non intende dimettersi, convinto di poter ribaltare la situazione, ma la fiducia del club è finita dopo la sconfitta di misura contro il Lecce al Franchi. Rocco Commisso osserva da New York e valuta tutte le opzioni, consapevole che l’ambiente è in ebollizione e la piazza chiede una scossa immediata.

D’Aversa e Vanoli i nomi caldi

La società viola, nel frattempo, si sta muovendo dietro le quinte. Sul tavolo ci sono due profili: Roberto D’Aversa, reduce dalla retrocessione con l’Empoli nello scorso campionato, e Paolo Vanoli, protagonista con il Torino nell’ultima stagione. Due tecnici diversi per filosofia e carattere, ma accomunati da un fattore: capacità di dare solidità e ripartire dalle basi. Una dote che oggi serve come l’aria a una Fiorentina in piena crisi di identità.

I conti preoccupano Commisso

Mentre la squadra arranca, anche i numeri del club non fanno dormire sonni tranquilli. Dall’arrivo di Commisso nel 2019 a oggi, la Fiorentina ha investito complessivamente oltre 470 milioni di euro tra mercato e infrastrutture, ma i risultati sportivi non sono arrivati. Solo nell’ultima estate, il club ha speso circa 90 milioni tra acquisti e riscatti, con un saldo negativo di quasi 60. A questi si aggiunge un monte ingaggi da 84 milioni, superiore alla soglia raccomandata dal Fair Play finanziario. In sintesi, la Fiorentina ha speso tanto per crescere ma non ha raccolto: il progetto tecnico è in affanno e il bilancio rischia di diventare un macigno.

Progetto e realtà, il conto non torna

Il sogno di una Fiorentina ambiziosa, capace di unire risultati e sostenibilità, per ora resta lontano. La spesa record non ha portato punti, gli investimenti non hanno trovato equilibrio e la panchina traballa. Commisso nelle prossime ore dovrà decidere se aprire un nuovo ciclo tecnico o dare a Pioli l’ultima occasione. Di certo, la “Viola” ha bisogno di voltare pagina in fretta: la classifica è impietosa e il futuro, tra conti da sistemare e fiducia da ricostruire, non ammette altri passi falsi.

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