Il bomber del Ravenna era a secco addirittura da 962 giorni, poi la rete nel penultimo turno di Serie C ha cambiato tutto.
Dopo 962 giorni senza trovare la rete, Stefano Okaka rompe il silenzio con un gol in pieno recupero con la maglia del Ravenna nella vittoria di misura sulla Pianese. Una rete che vale doppio: non solo perché decide la partita, ma perché segna la rinascita di un attaccante che non ha mai smesso di crederci.«Segnare così è ancora più bello. Ho pensato ai due anni di stop, alla mia famiglia, a tutto quello che ho passato», racconta Okaka, tra emozione e sorriso.
Dal silenzio alla sfida
Estate 2023: l’addio all’İstanbul Başakşehir e un periodo di dubbi. Due anni di allenamenti solitari, sacrifici, e il desiderio di non arrendersi. Poi la chiamata del Ravenna: un progetto giovane, ambizioso, perfetto per rilanciare un giocatore che aveva ancora fame di gol e di campo. Okaka ha scelto di ripartire da zero, in Serie C, dimostrando che il vero coraggio sta nel ricominciare quando tutto sembra fermo.
La carriera e i ricordi
Nato nel 1989 e cresciuto nelle giovanili della Roma, Okaka esordisce giovanissimo e conosce l’élite del calcio internazionale, dalla Premier League alla Nazionale maggiore.«Spalletti? È come un secondo padre…» confessa l’attaccante, ricordando chi lo ha guidato e sostenuto nei momenti chiave della carriera. Okaka oggi non è solo un attaccante ritrovato: è la testimonianza che la voglia e la determinazione possono cambiare una carriera. A 36 anni, mentre molti pensano al ritiro, lui dimostra che reinventarsi è possibile. «Volevo dare un futuro migliore ai miei genitori… e dimostrare a me stesso che non era finita», ammette.
Non è mai troppo tardi
Stefano Okaka ha riscritto la sua storia: da ex promessa a protagonista sul campo, pronto a firmare nuovi capitoli. Nel calcio, come nella vita, non conta solo quanto hai fatto, ma quanto sei disposto a ricominciare e lottare ancora. Il suo gol con la maglia del Ravenna è più di un numero: è un simbolo di rinascita, grinta e passione.
