Norris fischiato in Messico: i fatti di Monza che certi tifosi non hanno perdonato al pilota McLaren

Durante il GP del Messico Lando Norris, vittorioso in gara, è stato contestato dai tifosi locali. E il motivo è abbastanza pretestuoso.

Norris Messico
Lando Norris e la strana contestazione dei tifosi in Messico-sportevai.it

Il dominio di Lando Norris al GP del Messico

Il pilota McLaren ha rimesso dritta la barra della sua stagione rimettendo un po’ di distanza (35 punti per la precisione) da un Max Verstappen che intende vendere cara la pelle a quattro gare dalla fine della stagione. Il britannico si è riportato in vetta alla classifica mondiale dopo una gara da assoluto dominatore, la migliore prestazione dell’anno per lui (sino ad ora). Pur staccando il compagno di scuderia e altro diretto rivale per il titolo Oscar Piastri di un solo punto nella classifica mondiale, Norris ha dimostrato di poter avere la tempra per essere un vincente in pista.

Il suo più grande tallone d’achille è infatti la tenuta mentale, ai limiti dell’insicurezza mostrata nei GP. In particolare il pilota nativo di Bristol soffre e non poco le partenze. Ma in generale il vicecampione di F1 2024 è sempre parso con meno pelo sullo stomaco rispetto ad uno spietato ed arrembante Verstappen, lucido in gara e capace di rimontare sino a portarsi in corsa per un quinto Mondiale.

I tifosi contestano Norris: ecco cosa c’è dietro

In Messico però va detto che Norris non si è lasciato intimidire. Né dagli avversari, e sino a qui parliamo del minimo indispensabile per essere un pilota di F1 degno di questa serie. Ma neppure dalla curiosa e spiazzante contestazione dei tifosi, che all’Autodromo Hermanos Rodriguez lo ha accompagnato con dei fischi, come un rumore di fondo che ha contraddistinto il suo fine settimana.

Perché il pubblico messicano ce l’aveva con lui? C’entra il fatto che in Centroamerica si parteggi per la rimonta di Verstappen, o c’è dell’altro? A quanto pare c’entra in realtà un fatto tutto interno alla McLaren. E che riguarda quanto avvenuto lo scorso settembre al GP di Monza.

Durante la gara Norris, che era secondo alle spalle di Verstappen, dovette effettuare un pit stop a circa nove giri dal termine. Tuttavia il cambio gomme avvenne in maniera non esattamente rapida, a causa di un imprevisto con il fissaggio di quella anteriore sinistra. Il tempo perso fece sì che il britannico rientrasse in pista terzo, dietro il compagno di squadra Piastri.

Qui sono entrate in gioco le cosiddette papaya rules, ovvero le regole che McLaren ha fissato per evitare favoritismi tra i piloti. Per garantire un miglior equilibrio nella corsa al titolo Piloti tra i due compagni di squadra, il muretto chiese a Piastri di lasciar passare Norris. Una volta fatto ciò, avrebbero potuto comunque lottare per guadagnarsi il secondo posto. Una sorta di premura per garantire maggiore equità tra i due compagni di squadra.

Norris riottenne così il secondo posto, che è riuscito a conservare dal compagno di squadra, rosicchiandogli 3 punti. Punti che secondo il pubblico messicano il britannico dovrebbe restituire all’australiano. In realtà c’era già stato un precedente del genere in casa McLaren, ovvero durante il GP d’Ungheria del 2024. Nessun favoritismo, insomma. Un po’ come nel ciclismo, dove il gruppo aspetta il leader di classifica dopo che è caduto (o perlomeno, in genere è così che accade).

La risposta di Norris alle contestazioni

Il britannico ha incassato tuttavia i fischi durante le interviste e le cerimonie di premiazione. Senza riuscire a darsi inizialmente una spiegazione in merito, pur ammettendo di trovare persino divertente la cosa, suscitandogli una risata probabilmente nervosa (“Ma possono continuare a fischiarmi se vogliono. Preferirei gli applausi, ma mi concentro sul mio lavoro“).

Come riporta AutoSport, la rivista messicana di settore Fast Mag ha condotto un sondaggio da cui risultava che, secondo i suoi lettori, a Norris era stato di fatto regalato il campionato a Monza. Interrogato in merito dal giornalista della testata autrice del sondaggio, Carlos Jalife, Norris ha poi citato i fatti di Budapest, quando cedette la posizione al compagno di squadra accettando di buon grado i principi della scuderia.

“Noi come squadra cerchiamo di fare le cose in maniera equa. Il pubblico può pensare ciò che vuole, anche che Piastri debba riavere i tre punti. Ma come Oscar meritava di vincere in Ungheria, allora anch’io ho meritato di vincere a Monza. Tutto qui”, ha chiuso definitivamente la questione Norris

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