La sconfitta del Maradona ha spinto il tecnico a rivedere un’abitudine emersa nel corso della stagione nerazzurra

L’Inter cambia… non cambiando. Dopo il crollo di Napoli, per la gara di domani contro la Fiorentina Cristian Chivu ha preso una decisione che va in controtendenza rispetto a quanto fatto finora dal tecnico rumeno dall’inizio della stagione.
L’Inter e la strategia post-Napoli
Dopo la sconfitta di Napoli la strategia dell’Inter sul piano della comunicazione è stata piuttosto chiara: con i media, di fatto, non si è parlato della partita e della prestazione dei nerazzurri, mentre le analisi dei protagonisti – a partire da quella del presidente Beppe Marotta – si sono concentrate esclusivamente sull’episodio del rigore causato da Mkhitaryan su Di Lorenzo, che ha sbloccato il risultato in favore degli azzurri.
La difesa fa acqua
Dopo il rigore, però, l’Inter ha incassato altri due gol, confermando una fragilità difensiva notevole, specialmente nei big match: i nerazzurri hanno subito ben 11 gol in 8 partite (gli stessi di Verona e Genoa) e hanno la 13a difesa dell’intera serie A. Soprattutto, i gol del Napoli sono arrivati da clamorosi deficit di attenzione (nessuno ha seguito McTominay sul 2-0) e dal posizionamento errato su situazioni scolastiche, come la rimessa laterale che ha portato al 3-1 di Anguissa.
La scelta di Chivu per la Fiorentina
Per questa ragione, contro la Fiorentina Chivu ha deciso di mettere in pausa il turnover che ha contrassegnato la sua gestione tecnica fin dai primi impegni della stagione. Contro i viola l’Inter tornerà a schierare Sommer tra i pali e il terzetto difensivo composto da Akanji, Acerbi e Bastoni, con Dumfries a destra: solo Dimarco potrebbe riposare in favore di Carlos Augusto. L’idea di Chivu è quella di dare continuità ai difensori, in modo da registrare i meccanismi della retroguardia nerazzurra. Solo prendendo meno gol, infatti, l’Inter può pensare di restare in corsa per lo scudetto.





