Il Gran Premio del Messico ha celebrato il talento di Ollie Bearman, il pilota cresciuto in Ferrari e in “prestito” alla Haas. Il giornalista Leo Turrini si sbilancia sul futuro

Il Gran Premio del Messico è andato in archivio. Lando Norris ha riportato la McLaren alla vittoria e ha fatto all inj. Si è preso tutto il banco: pole e vittoria. Ma soprattutto ha riconquistato la vetta della classifica piloti ai danni di un Piastri un po’ in ribasso mentre non molla Verstappen. La Ferrari ha confermato quanto di buono fatto ad Austin e ha bissato il podio con Leclerc stavolta ottimo secondo. Ma a sorprendere in Messico è stato soprattutto il 4° posto di Oliver Bearman che con la Haas ha fatto un garone sfiorando il podio. Sarà lui il futuro della Ferrari? Leo Turrini è convinto di sì e si sbilancia nel confronto con sua maestà Lewis Hamilton.
La stella di Bearman brilla
Poco più di un anno fa, esordiva in F1. E che esordio. Catapultato sulla Ferrari dalla F2 per via del malore da appendicite di Sainz in Arabia Saudita. Ottimo 7° quasi senza conoscere la macchina. Poi un paio di gare con la Haas al posto di Magnussen. Altre buone sensazioni. Quindi la promozione, sempre sotto la stella della Ferrari che lo ha allevato e “spinto”.
Ma in Messico, l’uomo orso, dalla traduzione del suo cognome dall’inglese, ha brillato di luce proprio. Quarto con una Haas. A lungo sul podio. Sfidando e lottando con gente come Hamilton, Verstappen, Russell e Piastri. Peraltro con macchine superiori. Non ha ceduto di un millimetro Ollie, lasciando il podio a Max solo per una questione di strategia che ha premiato l’olandese nella corsa al podio. Ma lui è arrivato ottimo quarto con tanto di lacrime della famiglia onnipresente ai box e abbraccio amorevole con la fidanzata. Insomma un quadretto idilliaco.
Turrini promuove Bearman in Ferrari
In un momento in cui si parla poco di mercato piloti, essendo tutti a posto per il 2026 in ottica 2027 e in ottica Ferrari, il nome di Bearman comincia a diventare interessante. Il futuro è già qui verrebbe da dire. E lo dice anche a chiare lettere Leo Turrini. Il decano dei giornalisti di F1 e storico della rossa di Maranello si è sbilanciato nel suo consueto blog “Profondo Rosso” quasi pensionando quell’Hamilton che pur andando forte è finito in Messico per raccogliere un misero 8° posto causa penalizzazione stop and go dopo il taglio di pista per la toccata con Verstappen nelle fasi iniziali.
“Volendo, sembrerebbe quasi una provocazione – dice Turrini – Bearman spettacolare con lo zio Hamilton as usual senza podio. Viva l’Orsetto, ci mancherebbe. Però onestamente io credo che i commissari siano stati troppo duri con Lewis, fermo restando che l’errore è suo”.
Turrini continua con l’elogio di Bearman al contrario di Hamilton: “Bearman fantastico. L’Orsetto è un prodotto Ferrari e così torno alla nota dolente. Capitolo Hamilton, cioè. Lontano dal top, causa penalità. Ma lo sbaglio, come ha dichiarato pure Vasseur, lo ha commesso lui. Forse si è innervosito per la reazione di Leclerc al suo tentativo di sorpasso allo start. In ogni caso, è un altro risultato deludente (e sempre zero podi in Rosso per lui). Mi sa che se ne riparla nel 2026”.





