Il tecnico rumeno fa catenaccio sulla formazione e stima la neopromossa Cremonese che è ancora imbattuta in campionato
La rincorsa continua e sulla carta il calendario dà una mano: mentre Juve e Milan si affrontano tra di loro l’Inter ospita la Cremonese e sogna di recuperare terreno anche se c’è il massimo rispetto per i grigiorossi (per sicurezza chiedere proprio ad Allegri). Chivu sente quest’Inter ogni giorno più sua e dopo il successo in Champions contro lo Slavia Praga vuole arrivare alla sosta con tre punti in più. L’assenza di Thuram infortunato è un handicap ma consente anche di trovar spazio ai baby bomber come Pio Esposito o Bonny. Il tecnico rumeno presenta così la gara di domani, ricordando di voler dare spazio a tutti. Dall’alternanza tra Sommer e Martinez ai cambi in attacco.
Finora Thuram le aveva giocate tutte, sette su sette: “A Cagliari era uscito prima, dopo un’ora, si divertiva e stava bene, purtroppo l’infortunio è sempre dietro l’angolo, non è gravissimo, servirà un po’ di tempo per riaverlo con noi. Se gioca Bonny? Non lo so, vediamo domani. La Bo-La o Pi-La? Per ora c’è solo La, la verità è che al 90% ho deciso ma non ve lo dico. A Bonny manca solo di giocare titolare ma è sempre entrato. Loro sanno cosa penso di loro, io credo ai giovani“. Il rumeno sta cercando di utilizzare tutta la rosa: “Io non ho scaramanzie e non vedo fantasmi, sto attento alla gestione della squadra, soprattutto quando si gioca ogni tre giorni. Non esistono regole nè limiti, non ho paura di scoprire cose. Anche in porta non esiste la regola che uno gioca in Champions e l’altro in campionato, starà alla mia sensibilità decidere chi giocherà. Nella mia squadra non voglio egoismi ma disponibilità, sono contento se chi non gioca s’incazza ma non fatemi più domande sulla formazione, di solito alla squadra la dico tre ore prima della partita”.
Chi non gioca mai è Diouf: “E’ l’ultimo arrivato e ha bisogno di tempo, anche se l’ho fatto giocare alla prima giornata, si sta allenando bene e lo vedo più coinvolto, si sta sciogliendo, vedo qualità, ambizione e una cultura del lavoro importante, prima o poi avrà la possibilità di giocare”. L’Inter ha iniziato la preparazione più tardi e ora si vedono i frutti: “La condizione è importante anche se non ho mai cercato scuse sulla preparazione, andando avanti chiaramente si migliora. poi però c’è anche il rischio di infortuni. La squadra si allena bene, anche di più delle regole del calcio. Spesso litigo anche col preparatore atletico su determinate cose. Siamo uno staff che ha una certa sensibilità come e quando fare certe cose: i giocatori si sono calati subiti nella nostra metodologia”. “. La neopromossa Cremonese è la squadra che tira meno in porta ma è imbattuta: “Conosce i suoi limiti, ha un allenatore capace di dare una mentalità e ha giocatori di esperienza che sanno cosa devono fare, hanno cuore e umiltà nell’affrontare gli avversari di serie A”.
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