Il tecnico azzurro ha un pensiero sul ct del volley, salentino come lui, poi ricorda che le grandi storiche hanno sempre qualcosa in più
La sua panchina poteva essere quell’altra, quella rossonera, ma Ibra disse no, non serve: “Nel Milan c’è un allenatore, non un manager. Non abbiamo discusso di Conte perché, con tutto il rispetto, in base ai nostri criteri non è quello che cercavamo”. Da quel momento per Conte il Milan è diventato il vero avversario, come e più di Inter, Juve e compagnia bella. Il tecnico azzurro finge di non avere particolari risentimenti e si limita a sottolineare le difficoltà di una partita che – parole sue – ha già una struttura da Champions a differenza del suo Napoli. E il fatto che la Champions i rossoneri la guardino solo in tv non può che far crescere la pericolosità del Milan, checchè ne dica Allegri.
Prima di entrare nel tema della sfida al Milan Conte parla dell’Italvolley, finalista ai Mondiali dopo il successo sulla Polonia, e ha un pensiero per il ct De Giorgi, salentino come il tecnico azzurro: “Siamo amici con Fefè, incrociamo le dita per domani, stiamo facendo grandissime cose nella pallavolo, Velasco ha vinto con le ragazze, speriamo che ci riesca anche la Nazionale maschile”.
Conte mette subito le mani avanti: “Non è stata una settimana fortunata, non avremo Rrahmani e Buongiorno e c’è stato anche qualche altro problemino. E’ sempre un big match contro Milan, Inter o Juve, per il loro palmares, rispettiamo tutti ma è una bella vetrina anche per i ragazzi San Siro. L’anno scorso siamo stati bravi a non perdere gli scontri diretti, fare punti a San Siro è sempre importante”.
Conte non dice che il suo Napoli parte sempre sotto alle grandi storiche ma lo fa capire: “Trovo folle che l’anno scorso qualcuno ci avesse dato per favoriti per cui non dò del favorito a nessuno ma per storia, monte ingaggi, valore patrimoniale Milan, Inter e Juve hanno sempre scritto la storia. Parlare di sfida scudetto è affrettato, c’è una stagione intera da giocare, il tempo dirà come si sta evolvendo il campionato. Una vince e le altre si contendono Champions e l’Europa ma vedo grande equilibrio, aspettiamo almeno il ritorno. Noi abbiamo cambiato tanti giocatori, ci vuole un attimo di pazienza, lo sapevamo e siamo pronti ad affrontare questa situazione”.
Ultima riflessione su De Bruyne: “Ha cambiato campionato dopo tantissimi anni, inevitabile che siano cambiate tante cose, dalla città al clima e all’ambiente, è un ragazzo serio e penso stia facendo delle buone prestazioni, come per tutti cerchiamo di lavorare e migliorare”.
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