La prova dell’arbitro Mucera al Tardini nel match di coppa Italia analizzato ai raggi X, il fischietto palermitano ha espulso Plicco al 77’
Giuseppe Mucera, l’arbitro scelto per Parma-Spezia, dopo 4 anni in Can-C è stato promosso in Can-A dall’Aia. Direttore di gara della sezione di Palermo, ha seguito il concittadino Rosario Abisso nella CAN A/B. La sua stagione è passata da varie partite delicate, come la sfida salvezza tra Milan Futuro e Legnago, ma anche il derby siciliano tra Catania e Messina. Un percorso passato anche per alcuni errori. Il più clamoroso fu quello del marzo 2023, quando Mucera fischiò la fine di Vicenza-Arzignano Valchiampo con un minuto d’anticipo rispetto al recupero indicato. La reazione dell’arbitro palermitano fu quella di portarsi le mani al volto in segno di disperazione, prima di chiedere alle squadre di riprendere a giocare per il tempo rimanente. Vediamo come se l’è cavata al Tardini.
Si tratta del debutto assoluto con entrambe le squadre per l’arbitro Mucera, fresco della direzione di Carrarese-Avellino in Serie B. Mai un incrocio con Parma e Spezia per il fischietto, che ha diretto in carriera solo due gare di B e una in Coppa Italia, con una quarantina di presenze in Serie C. Ben più noto agli spezzini il sardo Giua, ingegnere 37enne. Da Var ha incontrato lo Spezia solo due volte, di cui l’ultima nel 2-2 con il Mantova dello scorso anno, ma da arbitro ha diretto le Aquile ben tredici volte, con prestazioni non sempre convincenti.
Coadiuvato dagli assistenti Palermo e Santarossa, con Daniele Chiffi quarto ufficiale, Giua al Var e Santoro all’Avar, l’arbitro ha ammonito Jack ed espulso Plicco.
Questi gli episodi dubbi della gara. Al 26′ segna Britschgi: tiro rasoterra da fuori area che colpisce il palo interno alla sinistra di Sarr e si insacca dopo aver attraversato tutta la linea di porta. Primo giallo al 36′: è per Jack per una fallo su Pellegrino. Il pari al 44′: Aurelio con il sinistro trova il tap-in vincente da pochi passi. Due minuti e Pellegrini di testa riporta il Parma avanti.
Prima del fischio d’inizio della ripresa, i tifosi del Parma – i Boys – hanno riempito la Curva Nord dopo lo sciopero dei primi 45′ legato all’orario di inizio del match. Esplicito il manifesto di protesta: “Orari assurdi, prezzi stellari: E’ questo il rispetto per i tifosi. Mercoledì 24 settembre, ore 17:00 Parma-Spezia. Un orario inaccettabile per chi lavora, studia, vive il calcio. Per i primi 45 minuti lasceremo il nostro settore vuoto”.
Al 77′ il Parma resta in 10 per l’espulsione del neo-entrato Plicco per un intervento irruento sulla caviglia di Candela. C’è un check del Var che conferma la decisione dell’arbitro. Lo Spezia, che già stava premendo sull’acceleratore, ne approfitta e trova il pari all’82’ con un sinistro di Lapadula su assist di Comotto. Dopo il 90′, sul risultato di 2-2, si va direttamente ai rigori come da regolamento.
Questa la sequenza dei rigori. Suzuki para il rigore di Soler, il Parma segna con Cutrone, lo Spezia pareggia con Kouda, il Parma segna con Ndiaye, lo Spezia segna con Vlahovic, il Parma segna con Bernabè, Lapadula poi sbaglia mandando alto ma Circati non chiude i giochi facendosi parare il penalty da Sarr, per lo Spezia segna Jack ma Ordonez non fallisce il rigore decisivo. Vince il Parma 6-5 ai rigori e affronterà il Bologna.
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