Il francese e l’americano hanno impressionato partendo dalla panchina, con il ritorno di Leao potrebbero comporre un inedito tridente

L’assenza dalle coppe europee è un boccone amaro da ingoiare per i tifosi del Milan, la squadra più europea – per storia e blasone – di tutta la serie A. Ma non giocare durante la settimana può rappresentare un vantaggio per Massimiliano Allegri, ancora alla ricerca della formula migliore per la sua squadra, che in attacco ha scoperto un’improvvisa abbondanza.
Allegri, priorità alla difesa
Al momento, l’unico punto fermo del Milan di Allegri è la difesa a tre: a questo sistema il tecnico livornese non vuole rinunciare, d’altra parte i rossoneri non hanno centrali difensivi particolarmente rapidi per poter giocare a quattro o con la linea alta e per l’allenatore la possibilità di chiudersi bassi con una linea a cinque rappresenta la migliore soluzione per dare solidità alla squadra. Davanti, però, Allegri può sperimentare, sfruttando appunto gli allenamenti settimanali.
L’impatto di Pulisic e Nkunku
Contro il Bologna il tecnico ha schierato il Milan col 3-5-1-1, mandando in campo Loftus Cheek come trequartista di inserimento alle spalle di Gimenez. Entrati dalla panchina, Christian Pulisic e Christopher Nkunku hanno aiutato i rossoneri a cambiare passo nella ripresa: hanno entrambi velocità, tecnica e imprevedibilità e per Allegri al momento rappresentano due armi assai utili a gara in corso. In futuro, però, il loro ruolo potrebbe diventare ancora più centrale.
Un tridente inedito
L’idea del tecnico è di schierare almeno uno dei due insieme a Leao nel 3-5-2 che si è visto nelle prime uscite stagionali. Contro avversari meno attrezzati sul piano tecnico, che a San Siro giocano con un blocco basso, Allegri potrebbe anche scegliere di eliminare un centrocampista e affidarsi al tridente, affidandosi alla capacità di Rabiot di coprire ampie fette di campo con la sua falcata. In avanti, il trio composto da Leao, Nkunku e Pulisic potrebbe essere schierato anche dal 1’ e non solo a gara in corso, aumentando notevolmente il tasso di imprevedibilità del Milan. Conoscendo Allegri, però, servirà ancora del tempo per poter vedere i rossoneri con un nuovo sistema di gioco tra centrocampo e attacco: l’assenza dalle coppe è un vero e proprio regalo che dà al Milan l’occasione di migliorarsi.