Juventus-Borussia Dortmund, Tudor prepara una sorpresa: scelta clamorosa in attacco

I bianconeri dopo aver liquidato l’Inter, si rituffano in Champions League con rinnovate ambizioni. Tudor ha scelto l’attacco

Vlahovic, Yildiz e Mckennie esultano dopo la rete del 2-1 contro l'Inter
Vlahovic, Yildiz e Mckennie esultano dopo la rete del 2-1 contro l’Inter

 

Archiviata l’incredibile vittoria per 4-3 contro l’Inter in campionato, la Juventus si tuffa in Champions League. L’esordio non è dei più semplici: a Torino, infatti, questa sera (ore 21.00 il calcio d’inizio) arriva il Borussia Dortmund, avversario tosto e rodato che negli ultimi anni ha sempre detto la sua in Europa (tedeschi che solamente due anni fa hanno raggiunto la finalissima, poi persa con il Real Madrid).

Tudor pensa a un attacco inedito

La sfida contro i nerazzurri ha regalato spettacolo e gol, ma soprattutto ha dato fiducia a una squadra che sembra aver trovato nuova linfa sotto la gestione Igor Tudor. Il tecnico croato non si accontenta e pensa a una mossa a sorpresa per il debutto europeo, ovvero quella di lanciare Openda dal primo minuto alle spalle di Jonathan David (entrambi in panchina sabato sera ed entrati solamente nel finale di partita). La corsia mancina, invece, sarà presidiata dal solito Kenan Yildiz pronto a supportare un attacco inedito, pensato per colpire in profondità la difesa giallonera.

Vlahovic verso la panchina

Dopo due partite nelle quali ha fatto la differenza, Dusan Vlahovic era partito titolare nel derby d’Italia, ma senza brillare più di tanto. Tudor, infatti, starebbe seriamente valutando l’idea di lasciare inizialmente in panchina il serbo, puntando invece invece sulla rapidità e sugli inserimenti dei due nuovi acquisti.

Partire col piede giusto

La Juventus, rinfrancata dal successo con l’Inter e spinta da un pubblico che sogna in grande, vuole partire col piede giusto anche in Uefa Champions League. Il Borussia, però, non farà sconti e alla luce di questo motivo Tudor pensa a una squadra camaleontica, capace di soffrire ma anche di pungere in avanti con la velocità dei suoi attaccanti. Il messaggio trasmesso dal tecnico croato è lampante: la Juve non vuole più essere soltanto una squadra operaia, ma una big capace di competere al massimo livello. E l’esame Champions dirà subito molto sulle ambizioni bianconere.

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