Il fantasista rischia la squalifica, ma il club non ha ancora ricevuto comunicazioni ufficiali

Nuove nubi si addensano sul Bari e sul caso scommesse. Secondo le ultime indiscrezioni, infatti, Giuseppe Sibilli sarebbe finito nel mirino della Procura Federale per presunte scommesse effettuate nella stagione 2023-2024 (annata nel quale la squadra pugliese riuscì a salvarsi nel play-out contro la Ternana). Nel mirino non partite di calcio, ma eventi tennistici. Una vicenda che, se confermata, rischierebbe di scuotere gli equilibri interni al club biancorosso.
Cosa rischia Sibilli?
Il regolamento FIGC vieta ai tesserati di piazzare giocate su qualsiasi disciplina sportiva. Per questo, anche una scommessa sul tennis potrebbe costare cara al fantasista e le prime ipotesi parlano di diversi mesi di squalifica, un colpo durissimo per un calciatore che nella passata stagione è stato tra i protagonisti assoluti del club pugliese.
I casi Tonali e Fagioli
Non sarebbe la prima volta che il mondo del pallone italiano si trova a fare i conti con le scommesse. Basti pensare a Sandro Tonali, squalificato per dieci mesi dopo le giocate su piattaforme illegali, o a Nicolò Fagioli, fermato per sette mesi per vicende analoghe. Due precedenti che hanno fatto scuola e che rischiano di pesare anche sul giudizio nei confronti del fantasista barese.
La tifoseria biancorossa in fermento
Dalle parti di via Torrebella, però, al momento filtra calma: la società non ha ricevuto nessuna notifica ufficiale dalla Procura e mantiene il silenzio in attesa di sviluppi. Nel frattempo, la tifoseria biancorossa osserva con preoccupazione, consapevole che una lunga squalifica a Sibilli rappresenterebbe un macigno sulle ambizioni stagionali. La palla ora passa alla giustizia sportiva: serviranno chiarimenti e accertamenti, ma la posizione del fantasista rischia di complicarsi. E in casa Bari cresce l’attesa per capire se si tratterà di un semplice spauracchio o di un caso destinato a lasciare il segno.