Juventus%2C+Pedull%C3%A0+rivela+i+veri+danni+fatti+da+Allegri
sportevaiit
/news/403817008646/juventus-pedulla-rivela-i-veri-danni-fatti-da-allegri/amp/

Juventus, Pedullà rivela i veri danni fatti da Allegri

Si sofferma sul bilancio della gestione Allegri alla Juve Alfredo Pedullà nel suo editoriale per Sportitalia.com. Questi i passaggi principali:

Quando c’è un allenatore al timone, la valutazione sulla rosa non può essere fatta sugli ultimi cinque-sei mesi. Ma, nel caso di Max Allegri, sui tre anni scarsi di gestione in casa Juve. E sarebbe un disastro. Quando Allegri si è insediato, mettiamo come data il primo luglio 2021, l’organico Juve era quasi all’altezza dell’Inter, uno scarto minimo. In tre anni scarsi è precipitato anche al quarto posto. E sugli ultimi dati pesano due aspetti: gli arrivi di gennaio, Djalo e Alcaraz, più il fatto che qualche giovane arrivato – Yildiz in testa – abbia inevitabilmente portato qualche punto a favore. Ma stendiamo un velo pietoso su due argomenti, partiamo da Djalo e Alcaraz arrivati a gennaio e quasi mai utilizzati. Alcaraz ha visto le briciole prima dell’infortunio e resta impresso il dato “zero minuti” contro l’Udinese quando l’allenatore ha preferito concedere uno scampolo di partita persino al giovane attaccante Cerri. Su Djalo peggio ancora, possiamo di sicuro ammettere due cose: il difensore centrale conosce benissimo la città e i ristoranti di Torino e ha recuperato completamente dal grave infortunio.

Di minuti zero virgola zero, di secondi anche, si potrebbe obiettare che la Juve in difesa mai ha avuto necessità, ma ci sono sempre alcuni limiti da non superare.Un’ultima cosa: partiamo da luglio 2021 e facciamo un bel bilancio, magari coinvolgendo chi – Kostic per esempio – è arrivato per fare l’esterno per diventare un terzino, scorciatoia assurda per poi farlo accomodare perennemente in panchina. Ribadiamo un concetto: se la Juve non prendesse il primo svincolo per cambiare allenatore, sciuperebbe un’occasione più unica che rara. Lo diciamo anche a favore dei pochi ossessionati che restano aggrappati a Max come se fosse l’unica ragione di vita.

Redazione Sportevai

Recent Posts

Ritorni storici: Norvegia, Austria e Scozia tornano al Mondiale dopo 28 anni

Da Francia '98 a USA–Canada–Messico 2026: tre nazionali europee risalgono sul palcoscenico più importante. Giamaica…

7 giorni ago

Curaçao nella storia: è la più piccola qualificata di sempre ai Mondiali

Un'impresa incredibile che riscrive la geografia del calcio mondiale La piccola isola caraibica di Curaçao,…

7 giorni ago

Juventus, pronta la rivoluzione in porta? Destino incerto per il terzetto bianconero: Comolli sogna Maignan.

Di Gregorio non convince, Perin incerto e Pinsoglio pensa al ritiro, tutti indizi che fanno…

1 settimana ago

Inter su Ordoñez: il giovane del Brugge nel mirino dei nerazzurri

I nerazzurri puntano sul centrale ecuadoriano per la difesa del futuro, ma il Brugge chiede…

2 settimane ago

Mondiali, Benarrivo: “Quella finale del ’94 è ancora una ferita. La lite con Sacchi”

L’ex terzino del Parma rivive il Mondiale del 94, il rapporto turbolento con Sacchi e…

2 settimane ago

Milan, Pavlovic da contestato a leader: così Allegri ha costruito il suo muro

Il difensore serbo, criticato all’inizio, è diventato un intoccabile nella nuova difesa rossonera. Personalità, equilibrio…

2 settimane ago