Si sofferma sul delicatissimo momento della Juventus Michele Criscitiello nel suo editoriale per Sportitalia.it. Questi i passaggi principali
Allegri sta chiudendo come peggio non potrebbe la sua esperienza alla Juventus. “Odiato” dal popolo bianconero, non sostenuto dalla squadra e non supportato dal nuovo corso dirigenziale. E’ rimasto a galla fino a quando ha potuto poi è tornato indietro con i suoi limiti di un Allegri bis che, a Torino, non aveva alcun senso. Una minestra riscaldata a bassa temperatura e senza aggiunta di un pizzico di sale. Il più grande errore di Andrea Agnelli non è stata la follia Ronaldo, l’aver perso Marotta o aver appoggiato la Superlega bensì aver fatto 4 anni di contratto ad un allenatore.
Allegri sta dando ragione a tutti i suoi detrattori ma soprattutto se prima i risultati nascondevano il non gioco, adesso tutti i nodi vengono al pettine. Giuntoli ha accettato di lavorare per la squadra del cuore ma sapeva bene che doveva mandare giù due bocconi amari. Un’estate senza mercato, da turista a Milano, e un anno con Allegri in panchina. E’ stato un leone in gabbia e ora inizia a ruggire. Sarà un mercato di rivoluzione che porterà a molti cambi tra i calciatori e in panchina arriverà Thiago Motta, nella fantasia di Giuntoli, che si è mosso con largo anticipo per beffare la concorrenza di altri grandi club. Con Motta c’è l’accordo su anni e numeri ma soprattutto su intesa di come allestire la squadra. Allegri andrà verso l’anno sabbatico o la risoluzione del contratto a pagamento.
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