Tutto vero, Khvicha Kvaratskhelia prende la via di Parigi. Il georgiano, uno degli eroi del terzo Scudetto del Napoli, è fortemente tentato dal PSG. Al-Khelaifi ha contattato De Laurentiis e Manna e ha mostrato interesse per il georgiano, come del resto aveva fatto la scorsa estate. Solo che tra luglio e agosto Conte era stato categorico: il suo Napoli sarebbe ripartito da Kvara e dal capitano, Di Lorenzo. Stavolta invece anche il tecnico, oltre allo stesso giocatore, sembra intenzionato a non respingere gli assalti del ricco club francese. Cosa è cambiato in questi mesi?
Semplicemente, con Di Lorenzo l’operazione recupero ha funzionato, con Kvaratskhelia no. Il georgiano non era rimasto indifferente alla maxi proposta estiva del Paris Saint-Germain. Si è ingolosito, ha pensato di meritare davvero i 10 milioni netti annui che il club guidato da Luis Enrique può offrirgli. Kvara è stato essenziale per lanciare il nuovo progetto di Conte, ha tirato la carretta per diverse settimane. In campionato è arrivato comunque a quota cinque gol. Poi però alle prime difficoltà – l’esplosione di Neres, qualche acciacco fisico, il gol che manca da fine ottobre – ha iniziato a guardarsi intorno. Stavolta Conte non lo tratterrà. Ma a patto che il Napoli non esca indebolito da questa finestra di mercato.
Kvara verso la Ligue 1 e la Champions, dunque. Per inseguire lo Scudetto, invece, il Napoli – ammesso che i francesi offrano i 100 milioni chiesti da De Laurentiis – dovrà puntare su qualcun altro. Ma chi? Da escludere l’arrivo di Skriniar, che guadagna troppo per i parametri del Napoli. Il difensore d’esperienza chiesto da Conte è in arrivo: Danilo. Il tesoretto portato dal georgiano sarà reinvestito in altri reparti. L’attaccante esterno che prenderà il posto di Kvara sarà uno tra Zhegrova, Chiesa o una possibile sorpresa (Ndoye del Bologna?). Forse due, visto che potrebbe partire pure Ngonge. Mentre è in arrivo un centrocampista dalla Premier League. Casadei? No, un altro profilo, un nome “top secret” che poi tanto top secret non è rimasto: il danese Philip Billing, in prestito dal Bournemouth.
Il possibile addio di un altro simbolo del terzo Scudetto azzurro, naturalmente, ha scatenato immediatamente discussioni e dibattiti tra i fan del Ciuccio. Molti quelli che hanno commentato sui social con acrimonia: “Vattene subito”. “Finalmente”. Oppure: “Tanto da mesi ormai non era più lui”. Qualcuno obietta: “Via solo e se arriverà uno più forte”. O anche: “Pagare moneta vedere cammello”. E sono in pochi a rifugiarsi nella nostalgia: “Onestamente a me dispiace assai”, scrive un tifoso. Mentre il giornalista Rai Antonello Perillo ammette: “Sarò tra gli ultimi romantici di un mondo del pallone che ormai non c’è più, ma a me quel ragazzo con la maglia 77 e i calzettoni abbassati mi ha fatto letteralmente impazzire dal primo giorno che l’ho visto in campo. Un talento straordinario, a mio avviso il giocatore di maggior classe che il Napoli abbia mai avuto nel dopo Maradona”.
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