Giuseppe Chiné, procuratore federale, ha interrogato ieri mattina negli uffici della Figc la trentenne che è stata licenziata dalla Roma in seguito alla diffusione di un suo video hot privato nel quale veniva ripresa in atteggiamenti intimi con il fidanzato. Le dichiarazioni della donna, come riporta Il Messaggero, sono state chiare: “Quel filmato? Un’umiliazione continua, patita per mesi e ora dopo la bomba mediatica soffro ancora di più, perché sono diventata bersaglio di tutta Italia”. Inoltre avrebbe confermato la volontà di “fare i nomi di tutti coloro che hanno avuto un ruolo nella vicenda”.
La dipendente è stata licenziata a novembre dopo la diffusione del video per “incompatibilità ambientale”. I dirigenti della Roma saranno anche loro interrogati per valutare eventuali responsabilità. La donna ha ribadito al procuratore federale: “La mia vita è stata stravolta”, ricostruendo le tappe di quello che potrebbe configurarsi come un caso di revenge porn.
Chiné ieri ha ascoltato pure il fidanzato. La coppia tuttavia aveva il diritto di declinare l’invito a comparire in via Campania dal momento che non si tratta di federati. Hanno invece voluto presentarsi per dire la loro, nel colloquio durato un paio di ore. Successivamente hanno lasciato il palazzo dicendosi “sereni” accompagnati dal legale.
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